TRE VITE IN UN CERCHIO - La Guarigione Sciamanica dei Suoni Ancestrali

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Il Suono dell’Antichità che guarisce “da dentro”
Emersione degli stati profondi dell’essere

 

Il didgeridoo è uno strumento tribale, in legno di eucalipto australiano e terminato (il midollo essendo morbido viene mangiato dalle termiti che lasciano intatta la parte esterna). Viene usato dagli aborigeni australiani per imitare, attraverso il suono continuo, il serpente cosmico, uno degli spiriti ancestrali che secondo la mitologia del dreamtime, all'origine del mondo e nel tempo del sogno, hanno preso forme sia umane che animali creando laghi, monti, fiumi insieme a tutte le forme e strutture fisiche della terra.

Nelll'incontro, seduti in cerchio, proverò a farvi immergere in questa dimensione!

All'inizio suonerò il didgeridoo e con la respirazione circolare, dopo qualche minuto di suono continuo, comincerò a muovermi nello spazio e mi avvicinerò fino a 10 cm dal corpo di tutti i partecipanti così da sciogliere blocchi e tensioni di ogni genere. In questa fase appena descritta che chiamo discesa, verrà stimolato l'emisfero destro, così da amplificare i corpi sottili e intercettare gli eventuali blocchi. Una seconda fase di quiete, sarà caratterizzata dal silenzio e dall'ascolto. In questo spazio sarà possibile sentire, sciogliere e lasciare andare tutto ciò che è pronto ad emergere.
Infine sarà il dolcissimo handpan e la sua melodia soave ad accompagnarci nella terza fase: la risalita e alla conclusione dell'incontro con le vostre condivisioni.

Quota di partecipazione: 10 euro per il centro e un'offerta per Genesio Antoniello

Prenotazione obbligatoria sul sito di Harmonia Mundi - E' richiesto il green pass

Genesio Antoniello - Nato ad Avellino, musicista, suona il didgeridoo dal 2010 e ha appreso il metodo di utilizzo del didgeridoo come terapia olistica da Marco Ferrante per poi sviluppare ed evolvere una tecnica personale secondo una sensibilità che via via emergeva e che si imponeva sia artisticamente che spiritualmente. Cresciuto in provincia di Avellino, in una famiglia di religiosi e per la precisione manichei, noti per la loro rigidità, sente sempre di più la necessità di liberarsi dai vincoli dottrinali e all'età di 20anni, con il trasferimento a Roma, riesce a trovare una sua identità, soprattutto per ciò che concerne gli aspetti spirituali ed artistici e all'età di 28 anni decide di dedicarsi a ciò che ama e sceglie di vivere con la musica. Da lì è cominciata un'altra vita, scopre le terapie olistiche, vive esperienze di cerimonie sciamaniche e riaccende in sè l'interesse per l'interiorità, la meditazione e tutto ciò che può aiutare a far emergere la propria luce interiore. Da anni collabora con diversi centri olistici, prevalentemente della provincia di Roma e i Castelli Romani, portando con gioia e dedizione questa intensa esperienza trasformatrice.

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