Gli Stati di Soglia della Coscienza nella Filosofia e nel Cinema

Libreria Esoterica Roma Harmonia Mundi

Sabato 21 Novembre 2015 Ore 19.00

Gli Stati di Soglia della Coscienza nella Filosofia e nel Cinema

Conferenza di Rocco Ronchi, filosofo

 



Cinema e filosofia condividono la stessa attrazione per gli stati liminari della coscienza. Il cinema non ha mai smesso di rappresentarli e ha dato grande spazio a figure ibride come lo zombi, il morto-vivente o il morto che non sa di esserlo... La filosofia, da Platone fino a Deleuze, ha sempre colto nella condizione limite della non vita che non è morte il luogo della veggenza e l'origine non umana del sapere. La conferenza di Rocco Ronchi, che ha dedicato a questi temi i suoi due ultimi libri, cercherà di illustrare le ragioni di questa fascinazione comune.

 

Alcune recensioni tratte dalle pagine culturali di alcuni affermati quotidiani:

 

Nella società liquida gli zombie siamo noi
Si moltiplicano gli studi che affrontano il mostro più emblematico del nostro tempo: dal cinema alla letteratura, i morti viventi rappresentano l’uomo ridotto all’unica dimensione del consumo.
...Sono gli gli anni della Grande crisi del Ventinove, segnata dal crollo di Wall Street e del passaggio a una nuova fase del capitalismo mondiale; forse non è un caso che proprio allora nasca uno dei nuovi miti della modernità, e anche della postmodernità, novecentesca, in cui, come nota nel suo saggio Rocco Ronchi, zombie Outbreak (Texus Edizioni), sembra prendere forma uno dei fantasmi del secolo breve secolo: la forza lavoro.  
Gli zombie ne sono l’incarnazione in senso letterale, macchine viventi «che simulano la vita al fine di lavorare».
La Stampa - Marco Belpoliti

...Ronchi trae una serie di illuminanti letture della società contemporanea.
A mo' di segnalazione, vanno almeno citati i passi sulla differenza che intercorre tra la solitudine del vampiro, notturna e romantica, e la pluralità degli zombi, diurna e industriale. Non meno interessanti le analisi in chiave post-human , e soprattutto le congetture che (in un registro piuttosto socio-clinico) paragonano le "de-creature" di Haiti alla moltitudine esaminata da Platone sotto forma di onkos , ovvero cancro, massa tumorale.
La Repubblica – Valerio Magrelli

..Ecco come appaiono – e sono – gli zombi di Rocco Ronchi che nel suo ultimo lavoro dal titolo, quanto mai azzeccato, Zombie Outbreak (Textus, L’Aquila 2015), s’improvvisa regista di una fenomenologia degli spiriti e del Dead assoluto.
Già ne parlano tutti, come se ne fossero stati contagiati, ma del resto Outbreak significa anche questo: epidemia.
Quello di Rocco Ronchi è un libro che vale un morso e un contagio, entrambi letali. Zombie Outbreak è infatti solo all’apparenza un libretto dedicato alle decreature generate da Haiti e adottate successivamente da Hollywood; è solo cioè all’apparenza un libretto agile e pop-filosofico consacrato agli eroi del cinema di genere. In realtà è un libro-esca che, mentre dà voce (l’unica peraltro possibile) a queste ‘creature’ virali che ossessionano l’immaginario contemporaneo, non solo cinematografico, annuncia al mondo che è venuto il tempo della sua fine.
...Del resto, l’intero saggio di Ronchi ha come obiettivo primario quello di farci sembrare meno assurdi, ridicoli e insignificanti proprio quegli scarti dell’esistenza  e quei rifiuti con cui talvolta ci identifichiamo, la cui eventuale partecipazione all’alto regno delle Idee-vampire angosciava così tanto il giovane Socrate nel Parmenide. E ci riesce!
Doppiozero – Alessandra Campo

 

Quota di partecipazione 10 euro. Iscrizione sul sito.

 

Rocco Ronchi (Forlì, 1957) insegna Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Ha insegnato dal 1999 al 2011 Filosofia della comunicazionepresso L’Università “L.Bocconi” di Milano e nel 2013 Metaphysics presso l’Univesità Hosei di Tokyo. È anche docente presso l’IRPA (Istituto di ricerca di psicanalisi applicata) di Milano e di Grottamare. Collabora alle pagine culturali del quotidiano "Il Manifesto" . Dirige la collana “Filosofia al presente” della Textus edizioni di L’Aquila. Tra le sue ultime pubblicazioni: Bergson. Una sintesi (Christian Marinotti Edizioni, Milano 2011); Come fare. Per una resistenza filosofica (Feltrinelli, MIlano, 2012); Brecht. Introduzione alla filosofia, et. al., Milano (2013). Di prossima apparizione: .Deleuze. Credere nel reale, Feltrinelli, Milano 2015. Numerosi sono i suoi contributi critici relativi allo statuto dell'immagine nella contemporaneità, tra i quali si segnala il recentissimo saggio Le gueules cassées e la filosofia nel catalogo La guerra che verrà non è la prima - La Grande Guerra (1914-2014), Mart, Rovereto.

 

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