Coscienza ed Esperienza

Libreria Esoterica Roma Harmonia Mundi

Mercoledi 5 Novembre 2014 - Ore 19.00

Coscienza ed Esperienza

Conferemza condotta dal Prof. Rocco Ronchi

 


Coscienza ed esperienza sono termini sinonimi?

C’è esperienza solo dove vi è coscienza di qualcosa?

 

 Dove c’è un soggetto ed un oggetto, dove c’è , in ultima analisi, un essere umano o un vivente assai prossimo all’uomo (le grandi scimmie antropomorfe)?
Oppure è possibile immaginare che l’esperienza occupi un campo più vasto di quello della coscienza, che non abbia bisogno di riferirsi ad un Io, per quanto larvale, che non sia, insomma, relazione di un soggetto ad un oggetto?
Ma che cosa è un’esperienza prima della coscienza o dopo di essa? 
Che cosa è una esperienza che non è relazione, che non è duale?
Se si desse una tale possibilità gli abituali confini tra i regni della natura sarebbero rivoluzionati. 
Non solo il rapporto tra l’uomo e l’animale andrebbe rivisto, ma si stabilirebbe una continuità anche con il mondo vegetale.  Il piano dell’esperienza non solo verrebbe a coincidere con il piano del vivente, ma, alla luce di questa nozione allargata di esperienza, sarebbe perfino difficile rifiutare la qualifica di vivente a qualsiasi fenomeno dotato della capacità di autorganizzarsi. Perfino quello che si definisce il piano della “materia” sarebbe dotato di vita. Infine, se i confini dell’esperienza non coincidono con quelli della coscienza, perché non speculare sulla possibilità di un’esperienza indifferente alla morte della coscienza?
Questa suggestiva ipotesi è stata elaborata, nella modernità, da una linea del pensiero filosofico che riteneva essenziale confrontarsi con la scienza fisica e biologica più avanzata, ma che non esitava a sondare anche ambiti scientifici eterodossi: da Bergson a Whitehead, da Fechner a James,  da Ruyer a Deleuze, fino alle posizione più radicali delle neuroscienze contemporanee  (gli “esternalisti radicali”). Nel corso dell’incontro verranno  enucleate le tesi fondamentali di questa proposta speculativa, che è stata battezzata “empirismo radicale” e ne saranno mostrate le implicazioni etiche e religiose.

Quota di partecipazione 10 euro. Iscrizione sul sito.

Rocco Ronchi (Forlì, 1957) insegna Filosofia teoretica presso l’Università degli Studi di L’Aquila. Ha insegnato dal 1999 al 2011 Filosofia della comunicazionepresso L’Università “L.Bocconi” di Milano e nel 2013 Metaphysics presso l’Univesità Hosei di Tokyo. È anche docente presso l’IRPA (Istituto di ricerca di psicanalisi applicata) di Milano e di Grottamare. Collabora alle pagine culturali del quotidiano "Il Manifesto" . Dirige la collana “Filosofia al presente” della Textus edizioni di L’Aquila. Tra le sue ultime pubblicazioni: Bergson. Una sintesi (Christian Marinotti Edizioni, Milano 2011); Come fare. Per una resistenza filosofica (Feltrinelli, MIlano, 2012); Brecht. Introduzione alla filosofia, et. al., Milano (2013). Di prossima apparizione: .Deleuze. Credere nel reale, Feltrinelli, Milano 2015. Numerosi sono i suoi contributi critici relativi allo statuto dell'immagine nella contemporaneità, tra i quali si segnala il recentissimo saggio Le gueules cassées e la filosofia nel catalogo La guerra che verrà non è la prima - La Grande Guerra (1914-2014), Mart, Rovereto.

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