CI VOGLIONO SCHIAVI, SAREMO LIBERI

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 “Ci vogliono schiavi, saremo liberi"
Risvegliare la coscienza e riprendersi la propria libertà

Un evento unico che mette per la prima volta insieme due dei più importanti liberi pensatori contemporanei. Silvano Agosti e Matteo Gracis guideranno i presenti in un entusiasmante viaggio verso la libertà, mostando loro come riconoscere e prendere consapevolezza delle catene sociali e psicologiche che la limitano e soprattutto di come liberarsene.

In una fase storica caratterizzata da una progressiva perditA di libertà e diritti fondamentali, condizionamenti sociali pressanti e asfissianti, verità occultate e manipolate, processi di destrutturazione identitaria e dei valori, forme di lavoro sempre più alienanti, avanzata di transumanesimo e intelligenza artificiale, diviene fondamentale predendere consapevolezza di quanto sta avvenendo e di come questo influisce sulle nostre vite. E’ questo il primo e più fondamentale passaggio: rompere l’incantesimo che ci fa illudere persone libere e prendere coscienza di essere, al contrario, degli schiavi, degli ingranaggi obbedienti di una macchina sociale perfetta, che spinge gli stessi ingranaggi a esserne i suoi primi difensori.

George Orwell avvertiva che saremmo stati sopraffatti da un'oppressione proveniente dall’esterno, mentre Huxley affermava che non ci sarebbe stato nessun “grande fratello” a privare le persone della propria libertà, ma sarebbero state le persone stesse ad iniziare ad amare la propria oppressione.

Nel suo celebre “discorso tipico dello schiavo”, a cui questa serata si ispira, Silvano Agosti profetizzava proprio questo secondo pericolo. “Il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà”.

E lo scopo di questo evento è proprio quello di portare i presenti a immaginarsi di nuovo la propria libertà e riappropriarsene pienamente. Un invito a risvegliare le coscienze e riprendere in mano la propria vitaa, utilizzando quelli che sono i veri antidoti all’attuale schiavituù, e cioè l’amore e la fede nell’umanità.

Quota di partecipazione 15 euro. Prenotazione obbligatoria sul sito.
Dal primo settembre si attiverà il rinnovo del tesseramento annuale. (10 euro) che si potrà pagare direttamente sul sito al momento della prenotazione.
I pagamenti all'ingresso dovranno effettuarsi in contati poichè l'Associazine non ha il Pos

Matteo Gracis, 1983, Pieve di Cadore (BL). Giornalista, pensatore libero e autore bestseller. È direttore della rivista Dolce Vita e fondatore del giornale online L'Indipendente. È stato assistente alla comunicazione di un Deputato della Repubblica Italiana. Ha scritto "Canapa, una storia incredibile", "Lontano, 10 viaggi che cambiano la vita", "Manuale di sopravvivenza per esseri umani che si sentono alieni", "Compiti per anime irrequiete" e "Tutto il bene del mondo". Con più di 700 mila follower sulle varie piattaforme social, Matteo Gracis è una figura di spicco nel panorama dell’informazione indipendente.

Silviano Agosti - Nasce a Brescia il 23 marzo 1938. A 18 anni in autostop va in Europa, in Medio Oriente e nel Nordafrica. Si diploma al Centro Sperimentale di Roma e vince la borsa di studio per l’Istituto di cinema di Mosca. Nel 1965 co-sceneggia e monta “I pugni in tasca” di Marco Bellocchio. Nel 1967 col primo film “Il giardino delle delizie” vince il Festival internazionale di Pesaro. Con Bellocchio, Petraglia e Rulli, nel 1975, realizza il film “Matti da slegare”. Oltre al cinema Agosti scrive libri: “Chiaro di luna”, “Il cercatore di rugiada”, “Come fare un film senza denaro…”, “Il ballo degli invisibili”, “Uova di garofano”, “Il ritorno di Pinocchio”, “Lettere dalla Kirghisia”.Vince il premio “Books for Peace 2021” “Lettere dalla Kirghisia” (Mondadori) e vince il “Nastro d’Argento” alla carriera per il film “Ora e sempre Riprendiamoci la vita”.

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