UN'APPR0CCIO ALCHEMICO ALL'ESISTENZA - IL CAVALIERO ERRANTE

cavaliero-errante-boffo-martuscelli-big.jpg

UN’APPROCCIO ALCHEMICO ALL’ESISTENZA
Lo apprende e ce lo insegna Giovanni Leonardo Bona
Insigne scacchista del XVI secolo e protagonista de
“Il Cavaliero Errante”

di Mario Boffo
Maria Teresa Martuscelli accompagna l’autore in qualche lettura e nella conversazione

 

“Signore”, rispose il Puttino inginocchiandosi davanti al Conte; “nonostante io abbia coltivato il gioco degli scacchi sin dalla tenerissima età, a ciò spinto e avviato da un mio Signor Zio, mai avevo visto del nobil giuoco tutti gli aspetti che voi, in queste poche ore, mi avete svelato e i tanti che mi avete lasciato ora solo intuire. Io accoglierò il generoso invito a frequentare le vostre biblioteche, perché come voi stesso avete detto, chi miri alla gloria degli scacchi, o a qualunque gloria, non deve trascurare le implicazioni della sapienza umana in qualsiasi gioco o invenzione, qualsiasi arte o militanza. E io sarò come il guerriero che cerca nella spada non solo la sconfitta dell’avversario, ma l’affermazione della nobiltà e dell’onore”.

In un Mediterraneo che si fa teatro di storici scontri di civiltà e potenze, Giovanni Leonardo Bona, scacchista calabrese detto “il Puttino”, e assurto alla fama di “Cavaliere Errante”, attraversa un XVI secolo in subbuglio, forte della propria abilità scacchistica e ossessionato dall’impossibile elaborazione di un metodo certo e inopponibile per trasformare sempre e comunque il Pedone in Donna, al fine di poter possedere la chiave alchemica per l’eterna vittoria. Una narrazione, immaginativa ma incastonata nella Storia, irrompe su temi di stringente attualità: il percorso dell’uomo verso la comprensione del proprio tempo e della propria evoluzione spirituale; il significato dell’ideale fusione del maschile e del femminile verso una più articolata e completa comprensione dell’umanità; il senso della propria ombra e della pietra filosofale che è celata in noi tutti.

La disciplina degli scacchi, che nel XVI secolo si evolse verso il gioco moderno e vide protagonisti soprattutto i giocatori italiani, si fa metafora, in questo romanzo, dello spirito di quel secolo; le suggestioni simboliche di cui questa disciplina è pregna, vengono valorizzate per illuminare il senso eterno della vita, mentre la ricerca che impegna i suoi cultori diventa strumento iniziatico per indagare il significato dell’avventura umana, allora come oggi, facendosi intento di perfezione e perfezione d’intenti. Nel dipanarsi del racconto, vicende storiche che hanno plasamato la storia europea e mediterranea s’intrecciano con l’evoluzione del protagonista nel nobil giuoco e nella vita, incrociandosi con l’ardimentoso spirito dei tempi, e nutrendosi della vivida commistione del Cinquecento tra fervore religioso, discipline ermetiche e spinta verso il futuro.

Fra vero e immaginato, il protagonista del romanzo partecipa a grandi battaglie, affronta avventure con i pirati turchi, si avvia all’iniziazione dello spirito, s’impegna in leggendarie partite sulla scacchiera, vive criptiche vicende d’amore con donne dallo sguardo profetico, s’incontra con grandi personalità del secolo, erra per paesi e territori della geografia e dello spirito, getta il cuore nel coraggio e nella conoscenza, solca il mare della navigazione e quello del Destino… in un continuo altalenarsi di entusiasmo e frustrazione, umiliazione e successo, vita e morte, ergendosi a interprete delle pulsioni e delle suggestioni che sempre alimentano, dal Cinquecento a oggi, il senso della commedia umana.

In questa conversazione faremo ascoltare brevi letture dal romanzo e parleremo:
- del simbolismo e della metafora degli scacchi
- del come e del perché il gioco si modernizzò nel XVI secolo
- del Giovanni Leonardo Bona storico e del “Puttino” letterario
- di che cosa il “Puttino” trovò a Napoli
- di come scacchi e visione alchemica possono interpretare e guidare la vita

Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria sul sito di Harmonia Mundi

Mario Boffo -  Laureato in Scienze Politiche, indirizzo internazionale, presso l’Università Federico II di Napoli, ha intrapreso la carriera diplomatica nel 1978, alternando periodi di lavoro in Italia con periodi all’estero: Congo, Spagna, Belgio (presso la NATO), Canada, Yemen, Arabia Saudita. Nelle ultime due sedi, Yemen e Arabia Saudita, ha ricoperto il ruolo di Ambasciatore d’Italia. In queste sedi, come nelle precedenti, ha curato temi politici, strategici, negoziali, economici e culturali. Attualmente Presidente del Premio Epheso (European Phoenomena, Economic and Social Observatory). Membro del Comitato di Supervisione dell’Unione per il Mediterraneo. Socio del Centro Studi di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR). Membro dell’Associazione Diplomatia. Membro dell’Associazione Omega (Osservatorio Mediterraneo Geopolitico e Antropologico). Membro del Comitato Scientifico del Club Atlantico di Napoli. Socio dell’Istituto Italiano di Navigazione.
Attività pubblicistica: Ha scritto articoli di carattere professionale su riviste accademiche o geopolitiche e ha tenuto conferenze presso varie Università e circoli culturali sugli stessi temi. Collabora con la Rivista Navale, con le riviste on line Omega News, Olnews, Transform-Italia e Dimensione Informazione.
Attività letteraria: L’incontro con paesi e popoli diversi ha contribuito alla sua formazione personale e ne ha nutrito la vena espressiva. Ha scritto: “La famiglia Cuocolo… e altri racconti”, Marotta, Napoli, 1995; “Femmina Strega”, Stampa Alternativa Nuovi Equilibri, Viterbo, 2005; seconda edizione: Stampa Alternativa Nuovi Equilibri, Viterbo, 2018; “Yemen l’eterno”, Stampa Alternativa Nuovi Equilibri, Viterbo, 2019. “Il Cavaliero errante”, Castelvecchi Editore, Roma, 2022. Ha numerosi progetti in lavorazione: romanzi, racconti, fiabe. È un culture di Storia, di Teatro e della disciplina dei Tarocchi, nonché un culture di una visione alchemica dell’esistenza.

loader