Dio è movimento

Libreria Esoterica Roma Harmonia Mundi

 
DOPO DIO COMINCIA LA BELLEZZA è una citazione da Pico della Mirandola ed è contenuta nel suo commento ad una canzone d’amore del Benivieni.
Pico della Mirandola dice:
“Dopo Dio comincia la bellezza perché comincia la contrarietà senza la quale non può essere cosa alcuna creata”
Dobbiamo tenere presente il concetto trascendentale che allora dominava, il Dio immobile aristotelico
E’ fuori di dubbio che la vita e la bellezza nascano dalla contrapposizione degli opposti, come ditrà Giordano Bruno (1548 - 1600):
“Quello che da ciò voglio inferire è che il principio, il mezzo ed il fine, il nascimento, l’aumento e la perfezione di quanto veggiamo, è da contrarii, ne’ contrarii, a contrarii; e dove è la contrarietà è l’azione e reazione, è il moto, la diveersità, è la moltitudine, è l’ordine son gli gradi, è la successione è la vicissitudine”
Sono passati circa 150 anni e il concetto ufficiale di Dio è ancora “immobile”.
Ma ora la Chiesa si sente più assediata c'è stato Lutero, c'è stato Erasmo da Rotterdam e "l'elogio alla follia":
Qualsiasi cosa dicano di me i mortali - non ignoro, infatti, quanto la Follia sia portata per bocca anche dai più folli - tuttavia, ecco qui la prova decisiva che io, io sola, dico, ho il dono di rallegrare gli Dèi e gli uomini…
…Quanto ai teologi, forse meglio farei a non parlarne, evitando di suscitare un vespaio e di toccare quest'erba puzzolente, perché, altezzosi e litigiosi come sono, non abbiano ad assalirmi…
Il malcostume la malafede la corruzione dilagano e contro di queste la Chiesa non riesce che ad arroccarsi sulle tradizioni e sull'eresia rifiutando i tempi che cambiano.
Così se Pico della Mirandola se l'era cavata con una specie di esilio, Giordano Bruno venne invece condannato al rogo come eretico.
Ma già Lucrezio nel De rerum naturae scriveva che le particelle primordiali, o primordia rerum, sono sempre in moto, volteggiano distinte e non si scontrano per caso ma per stringersi tra loro in varie figure e creare così la materia.
Così noi ci scontriamo e a volte ci facciamo anche del male, ma non per cattiveria, bensì per confrontarci in un arcano disegno, per scambiarci i nostri affetti, i nostri difetti ed anche le nostre paure; per misurarci, per crescere ed insieme creare la Vita.
Quindi...
…tutto ha uno scopo ed è un divenire
Perché “divenire”?
Il testo della Vulgata, la prima Bibbia scritta in latino, dice che al sesto giorno della creazione Dio si fermò
- Ut faceret … perché sia fatto …
È come se qualcuno (la materia … la natura… la Vita… diciamo pure Dio) ci avesse predisposto i blocchi di partenza ma noi stiamo fermi in attesa di un ipotetico “start”. Ed infine ci lamentiamo:- Ma qui si sta scomodi …
Ma il confronto dei “contrarii”, cioè delle diversità, deve essere un incontro, non uno scontro.
Dove c’è incontro tra le individualità o singoli principi nasce la vita; lo scontro genera invece la morte.
DOPO DIO COMINCIA LA BELLEZZA non è una negazione di Dio ma un cammino,
Dio è un divenire, è il sentiero dell’umanità.
Il sentiero che abbiamo seguito attraversa le epoche che hanno formato l’odierna cultura accidentale, non abbiamo parlato né di ISLAM né della tradizione orientale. Ma nella cultura indù c’è una figura divina che ci piace ricordare: SHIVA, il dio danzatore, il dio costruttore e distruttore; come l’energia, come le particelle che compongono la materia.
Non è questo il concetto di Dio cui cerchiamo di arrivare, Shiva è il motore della nostra spiritualità, è il “blocco di partenza” ut faceret, come abbiamo ricordato prima.
La scienza ci dice che viviamo in un mare di energia e siamo fatti di energia; i principi cybernetici ci dicono poi che l’energia implica informazione e l’informazione implica coscienza: siamo tutti responsabili e nessuno può tirarsi indietro.
Quando abbiamo presentato il Centro culturale Elysium abbiamo scritto:
“… siamo onde che corrono a infrangesi sullo scolio o sulla spiaggia per tornare ad essere consapevolmente mare…”
L’onda è la manifestazione del mare; l’uomo è la manifestazione di Dio.
Max Weber, il primo degli anarchici scrisse:
“che importanza ha che Dio sia dentro di me o sia fuori di me se comunque Dio è altro da me?”
Ma Dio non è altro da noi, è il nostro divenire.
Il fotone è la particella quantica più piccola, può essere sia particella che onda; un singolo fotone è praticamente invisibile ma l’unione dei fotoni genera la luce.
L’uomo è sia materia che anima; un singolo uomo può non valere nulla ma l’insieme degli uomini genera Dio.
La vita nasce dall’energia che crea la materia e poi si evolve attraverso l’uomo in campi di energia spirituale:
questo divenire, che ci vede protagonisti, è Dio
Così è, è stato e sarà per l’eternità; e Dio esiste, è esistito ed esisterà per l’eternità

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