Persia Religiosa

Da Zaratustra a Baha'u'llah
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Il lettore, guidato sempre da un lucido interprete, trova pregnanti, illuminanti o perturbatrici risposte all'assurda, perenne, inesorabile domanda: che cos'è la condizione umana?

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SKU: 9788885441002 Autore: Alessandro Bausani Produttore: Libreria Editrice Aseq

Quattro grandi periodi scandiscono la storia religiosa e culturale dell'Iran: quello della religione antica col formarsi della dottrina di Zaratustra, quello della religione medievale mazdea, quello del primo Islam persiano, quello moderno in cui la Persia si isola dai mussulmani «ortodossi» e genera, in pieno sec. XIX, la nuova religione Bâbî-Bahâ'î. È possibile stabilire una continuità tra questi grandi momenti? Una continuità diretta, no; un aspetto unitario, si, derivante in ciascuna delle fasi dall'apporto del mondo gnostico-mesopotamico. Questa la tesi scientifica che il Bausani si propone. E tuttavia considerare il suo libro come una pure trattazione di storia religiosa sarebbe limitarne la portata. Subito il discorso si anima, fin dai titoli delle tre parti che lo compongono: Il Ciclo e l'Angelo (cioè il Tempo Ciclico, il platonismo angelizzato); l'Intelletto Rosso (nome preso in prestito ad un trattato mistico, per accennare all'universo di «simboli corposi» tipico della teologia iranica); l'Iddio che muta (cioè il Dio islamico, arbitrario e personale). E il libro sembra trasformarsi in uno scrigno brulicante di tesori mistici, magici, mitici, spirituali, che secoli di sapienza hanno creato ad uso di tutti gli uomini, del loro mestiere di vivere, della loro speranza di sopravvivere, della loro angoscia di morire. Basterebbe l'idea terribile ed esaltante del Tempo Salvato, il racconto degli uomini che, interrogati dal Creatore, rinunciano alla beatitudine paradisiaca, «scelgono» di scendere nel tempo e nella vita terrestre per lottare contro il male. Si vedono, in questo libro, nascere miti a ritroso: cioè motivi già acquisiti dall'intelligenza che si incorporano in figure simboliche (ed è una illuminazione anche per la nascita della poesia). Si vedono campeggiare, nelle loro biografie e nei loro pensieri, giganteschi personaggi: da Zaratustra a Mani, dall'«anarchico» Mazdak ad Avicenna coi suoi «racconti visionari». Teologi discutono, Profeti vaticinano, Angeli appaiono, luminosi o neri. E il lettore, guidato sempre da un lucido interprete, trova pregnanti, illuminanti o perturbatrici risposte all'assurda, perenne, inesorabile domanda: che cos'è la condizione umana?

Alessandro Bausani (Roma 1921-1988) si è dedicato prestissimo allo studio delle lingue medio-orientali (arabo, turco, persiano, urdu), in cui si è perfezionato viaggiandone i paesi. Ha insegnato il persiano e l'urdu all'Istituto Orientale di Napoli e all'Università di Roma. L'opera, già vasta, di Bausani smentisce il pregiudizio che l'approfondimento del persiano, o magari dell'urdu, sia una specialità astrusa e pittoresca. Per contro, il famoso «appello dell'Oriente», che da almeno un paio di secoli influenza correnti segrete o palesi del nostro pensiero, si è dipartito quasi soltanto dall'Estremo Oriente. Alla fascia di mondo tra l'Egitto e la Persia, a questo crogiolo di visioni della vita e dell'oltrevita, avevamo quasi cessato di rivolgere le nostre dirette interrogazioni. Bausani contribuisce a colmare un simile vuoto. Ma riesce anche un efficacissimo divulgatore: gli innumerevoli dati su cui impianta i suoi lavori diventano per il lettore altrettante nozioni nuove, spesso sorprendenti. Attraverso quelle notizie si compie un avventuroso e rivelatore viaggio, non solo della mente: si riscoprono, nella loro originale identità, parecchie intuizioni di cui il nostro spirito e la nostra psicologia erano inconsapevolmente nutrite. Bausani ha anche molto tradotto: il Corano, il Poema Celeste di Mohammed Iqbal, le Quartine di Omar Khayyam, l'opera poetica di Avicenna, i Testi religiosi Zoroastriani. È autore, oltre che di saggi, di una Storia delle Letterature del Pakistan, di un panorama della Religione Islamica e di una una Storia della Letteratura Persiana.