Nove Saggi Danteschi

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Di Dante, come tanti altri scrittori, Borges si è dimostrato cpace di dirci ciò che altrove non troverremmo, ma soprattutto di dircelo a partire da presupposti e angolature a lui solo accessibili. Orientata - come accenn…

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SKU: 9788845916533 Autore: Jorge Luis Borges Produttore: Adelphi

Di Dante, come tanti altri scrittori, Borges si è dimostrato cpace di dirci ciò che altrove non troverremmo, ma soprattutto di dircelo a partire da presupposti e angolature a lui solo accessibili. Orientata - come accenna il Prologo - da una sorta di "innocenza", la sua lettura della Commedia muove infatti da dettagli, suggestioni, spunti immaginativi per proporre, attraverso molteplici riferimenti letterari, congetture spesso eccentriche e punti di vista esclusivi e personali. In queste pagine, degne dei migliori saggi di Altre inquisizioni, Borges intravede nell'ultimo viagggio di Ulisse "un occulto e intricato suicidio" simile a quello del capitano Ahab di Moby Dich; scopre nella Historia ecclesistica gentis Anglorum di Beda il Venerabile visioni anticipatrici della Commedia, e nell'Aquila splendente del diciottesimo canto del Paradiso affinità col Simurg persiano; riflette sulla contraddittoria compassione di Dante per Francesca, e la spiega evocando il Raskol'nikov di Delittto e Castigo e il grande e sfortunato amore per Beatrice, motivo nel quale riconosce la vera genesi dell'opera: "Mosrta Beatrice, perduta per sempre Beatrice, Dante giocò con la finzione di ritrovarla, per mitigare la tristezza; io personalmente penso che abbia edificato la triplice architettura del suo poema per introdurvi l'equivoco"