Monaci Angeli e Uomini

10.00In stock10.00

In modo provocatorio, il libro ribalta la tradizionale concezione di monachesimo medievale radicato nella società del tempo, ipotizzando che il suo ruolo possa essere stato sopravvalutato. La definizione di monaches…

Are you buying outside of Italy? contact us on info@harmonia-mundi.it
Per acquisti fuori dall'italia contattaci su info@harmonia-mundi.it

Sono disponibili 1 pezzi

  • loader
SKU: 9788875457464 Autore: Ludo J.R. Milis Produttore: Ecig

In modo provocatorio, il libro ribalta la tradizionale concezione di monachesimo medievale radicato nella società del tempo, ipotizzando che il suo ruolo possa essere stato sopravvalutato. La definizione di monachesimo sulla quale più volte Milis pone l’accento è quello di specifico ideale spirituale e aspirazione alla perfezione raggiunta mediante uno stile di vita. Per il suo carattere conservatore, la negazione dei valori terreni, l’esclusiva attenzione al trascendente, il monachesimo non ebbe, secondo l’autore,un ruolo efficace nei cambiamenti sociali del Medioevo. Il fine ultimo dei monaci medievali era il Paradiso e, per questo, il loro atteggiamento verso il mondo terreno si manifestò in forme prevalentemente rituali, incidendo solo marginalmente sulla società circostante. Anche se il sistema dei valori spirituali monastici venne col tempo imposto a tutti i cristiani, il ruolo dei monaci fu limitato dalla crescente e stretta osservanza dei voti che li confinava nel chiostro. Pur se spesso situati alla confluenza di strade importanti per lo sviluppo urbano e commerciale, non furono i monasteri a determinare il nascere e il fiorire dei centri abitati. Quei pochi “eletti”tra la moltitudine di poveri ai quali veniva fatta una carità rituale alle porte dei monasteri, oppure coloro che assistevano alle funzioni religiose, non erano certo intellettualmente attrezzati per interpretare i messaggi nascosti della simbologia monastica. Concentrando l’attenzione sulla vita quotidiana dei monaci, Ludo Milis valuta in quale misura il vivere confinati nel monastero possa aver affievolito l’influenza dell’ideale monastico e fino a che punto quel vivere sia stato percepito come una fuga dalla dura realtà.