Kriya Yoga

Kriya Yoga. Il cammino verso la libertà raccoglie per la prima volta tutti i resoconti esistenti riguardo questa discendenza ininterrotta di maestri spirituali, allo scopo di fornire al lettore una relazione completa e fedele della loro tradizione spirituale.
Il Raja Yoga, conosciuto anche come Kriya Yoga, è un percorso che conduce alla libertà spirituale e alla suprema conoscenza interiore, che è lo “Yoga” nel suo senso più autentico, ossia “unione con Dio”.
Un tempo il Kriya Yoga era ampiamente praticato in India, ma sfortunatamente cadde nelle mani di persone che ne fecero un cattivo uso e lo fecero morire.
Le cose cambiarono quando, nel 1868, Shyama Charan Lahiri di Banaras venne iniziato dal suo Guru spirituale Babaji e fu rimandato alla città sacra per riportare in vita l’antica tecnica spirituale trasmettendola a chiunque fosse stato pronto a riceverla: vennero iniziati solo i discepoli che il maestro reputava idonei a ricevere il metodo, perché questo richiedeva sforzi enormi e una disciplina ferrea da parte del praticante, ed esigeva amore e dedizione.
Il Kriya Yoga arrivò per la prima volta in Occidente nel 1920, ma il metodo scientifico originale è stato modificato radicalmente e i principi esemplificati da Lahiri Mahasaya come inseparabili dalla pratica sono stati abbandonati. Oggigiorno è raro, se non addirittura impossibile, che fiduciosi seguaci occidentali e sedicenti praticanti ricevano il metodo originale, e oltretutto in Occidente non si sa quasi nulla delle straordinarie vite dei discendenti diretti di Lahiri Mahasaya, che hanno seguito i passi del grande maestro e sono stati degli Yogi altrettanto formidabili.
Kriya Yoga. Il cammino verso la libertà raccoglie per la prima volta tutti i resoconti esistenti riguardo questa discendenza ininterrotta di maestri spirituali, allo scopo di fornire al lettore una relazione completa e fedele della loro tradizione spirituale.
Le loro vite rappresentano degli esempi che parlano da soli per ristabilire il Kriya Yoga come un metodo che non può e non dovrebbe essere modificato, come anche i principi che lo accompagnano.