I Lumi e le Streghe
Una polemica italiana intorno al 1750
€18.00La caccia alle streghe e le dispute che l'accompagnano travagliano per interi secoli l'Europa (e non solo essa) e si vanno spegnendo solo con l'ingresso dei lumi nella storia.
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La caccia alle streghe e le dispute che l'accompagnano travagliano per interi secoli l'Europa (e non solo essa) e si vanno spegnendo solo con l'ingresso dei lumi nella storia. È proprio lo scontro finale fra stregoneria, magia e ragione, al momento dell'ormai sicuro trionfo del nuovo cosmo scientifico inaugurato da Galilei e da Newton, che Luciano Parinetto delinea, per quanto riguarda la cultura italiana, ricostruendo, sulla scorta dei testi fondamentali anche inediti, la babelica polemica diabolica che prende l'avvio, intorno al 1750, con la pubblicazione del Congresso notturno delle lammie di Gerolamo Tartarotti, la cui discussine coinvolge soprattutto gli ambienti e i nomi più famosi della cultura veneta, lombarda e napoletana della metà del Settecento, ma che ha echi considerevoli anche fuori d'Italia, soprattutto nella cultura di lingua tedesca. L'esistenza del diavolo e la realtà dei suoi poteri; la sua configurabilità filosofica; l'autenticità del sabba, della magia e della stregoneria; l'interpretazione volta per volta teologica, psicologica, storiografica o sociologica del fenomeno delle streghe; la legittimità dei processi loro intentati, delle torture e della morte loro inferte sono i grandi temi che, in questa polemica, appassionano Muratori e Maffei, Tartarotti e Carli, Frisi e Grimaldi e, per citare nomi meno noti ma non meno importanti (in una disputa che prepara il terreno al Dei delitti e delle pene di Beccaria e alle Osservazioni sulla tortura di Pietro Verri), Bartolomeo Melchiori e Clemente Baroni di Cavalcabò. L'agonizzante filosofia scolastica (ormai appannaggio del virulento, ma cullturalmente labile, ambiente conservatore) e il pensiero moderno di Bacone, Cartesio, Galilei, Newton, Locke ecc. (che imbeve la cultura dei Riformisti) sono i grandi supporti teoretici cui si appoggiano i sostenitori del diavolo e gli amici delle streghe, in questa disputa che vede emergere un nuovo complesso significato della categoria di ragione.