Edgar Cayce e il Simbolismo dell'Anima

Edgar Cayce raccomandava diverse tipologie di approcci e strumenti per studiare il subconscio e i confini più remoti della mente umana.
I tre suggerimenti più frequenti che dava erano quelli di creare e utilizzare i Sigilli della Vita, realizzare ed esaminare ciò che il “profeta dormiente” chiamava Carta dell’Aura e studiare il libro dell’Apocalisse con l’idea che le immagini che vi vengono descritte illustrino in modo simbolico lo schema universale del risveglio della coscienza che avviene in ogni individuo.
    Il Sigillo della Vita, molto simile a un mandala, è una rappresentazione materiale di uno scopo importante: in sostanza utilizza dei simboli per ricordare all’individuo ciò che sta cercando di compiere nella vita.
    Usata in modo simile, la Carta dell’Aura è un dipinto rettangolare che contiene simboli, immagini e illustrazioni per testimoniare i successi e i fallimenti del viaggio dell’anima attraverso varie vite.
    Il Libro dell’Apocalisse, infine, lungi dall’essere collegato alla profezia e ad avvenimenti esteriori, viene visto da Cayce come un’esperienza archetipica o universale che contiene possibili risposte sulla natura della coscienza umana.
Todeschi insegna ai lettori a creare e usare questi tre strumenti per portare a termine il proprio scopo nella vita, superare le debolezze e potenziare la memoria dell’anima.