Dio è nato Donna - DVD
I Misteri di Syusy Blady - Come ho Cambiato i Sussidiari
€10.00 Tutti i prezzi sono inclusi d'ivaLa Dea, come la Scakti indù o la Pachiamama peruviana, è una concezione della materia con dentro un’anima non separabile da lei.Quindi la Dea viene prima di ogni altra speculazione. Ricompone gli opposti, morte e vita, rendendo tutto necessario. E’ grande
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“Una religione che venerava sia l’universo come corpo vivente della dea madre creatrice, sia tutte le cose viventi dentro di esso. In contrasto con le parole che il Dio padre rivolge ad Adamo: col sudore del tuo volto mangerai il pane fino a quando tornerai alla terra, polvere tu sei e polvere diventerai. Nella mitologia arcaica della Dea, invece, la terra non è polvere ma vita creatrice”.
Joseph Campbell
E’ tutta qui la differenza sull’interpretazione della natura e della materia che ci circonda: la si vuole seguire e rispettare o la si vuole violentare per piegarla al volere umano? La benedici ogni volta che prendi da lei il sostentamento (come fanno ancora i nomadi della Mongolia e gli africani del Togo)? Rendi sacro un territorio per evitare di violentarlo con una miniera (come fanno gli aborigeni australiani)? Oppure tutto invece è in funzione di un uso veloce e senza futuro (come dicono di noi gli indios Epera dell’Ecuador)?
La Dea, come la Scakti indù o la Pachiamama peruviana, è una concezione della materia con dentro un’anima non separabile da lei. E l’anima è sicuramente la sua geometria interiore, la regola che fa diventare foglia una foglia, fiore un fiore. Molto materiale, ma molto mistico al contempo! Quindi la Dea viene prima di ogni altra speculazione. Ricompone gli opposti, morte e vita, rendendo tutto necessario. E’ grande!
Se però l’esigenza dell’uomo è quella di avere campo libero nella sua distruzione in nome dello sviluppo, allora è molto meglio adorare un Dio padre, non c’è dubbio… Del resto, io non ho mai accettato l’iconografia di un Dio con la barba, che parla con l’effetto eco, irritabile e che a noi donne non ci può sopportare! Ma si sa: è una questione di potere e di vittoria di un ordine sull’altro. Chi vince fa la storia e così è successo, a spese delle Dee madri della nostra preistoria.