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Caratteristiche Segno Sagittario

“..A te Sagittario, chiedo di far ridere l’uomo, poiché fraintendendo la mia idea non debba finire per amareggiarsi. Attraverso il riso infonderai nell’uomo la speranza e tramite essa l’uomo rivolgerà di nuovo i suoi occhi a me. Verrai in contatto con molte vite anche se solo per alcuni momenti fugaci e conoscerai l’insoddisfazione che si cela dietro ognuna di esse. A te Sagittario, offrirò il dono dell’infinita abbondanza in modo tale che tu possa diffonderla e riportare la luce in ogni angolo di oscurità”.

 

Sagittario

Terzo segno di Fuoco con energia Yang: rappresenta la terza nascita: quella spirituale che viene dopo la nascita fisica (Ariete) e quella dell’identità psichica  (Leone).

E’ il 3° segno della croce Mobile: in Sagittario l’esperienza si ottiene elaborando il proprio vissuto e trasformandolo in esperienza: tutto questo avviene tramite un processo di sintesi che produce la filosofia di vita individuale che serve a dare senso a ciò che si vive e si è. Il Sagittario confronta il proprio credo, le proprie idee e credenze e  la propria filosofia di vita con quella degli altri e lo può fare perché ha accesso ai grandi principi universali. E’ un segno di ricerca e di grandi aspirazioni a ricollegarsi con la fonte originaria. Metaforicamente il Sagittario è legato al “viaggio” che indica il bisogno di muoversi per conoscere, ma anche per avventurarsi e provare le proprie potenzialità.  Muoversi e andare sono le due parole chiave che hanno spinto l’uomo di tutti i tempi a esplorare nuovi territori. Ovviamente il tutto deve concludersi nella conquista dei propri “nuovi territori interiori” quelli che per tanto tempo abbiamo visto come “estranei o addirittura stranieri”.

Domicilio primario di Giove pianeta che desidera che l’uomo si espanda, che non resti mai dentro ai suoi limiti, ma che spazi fino a trovare un senso di unità e di verità. Giove dona a questo segno grande energia e grande fiducia e proprio questo ottimismo fa si che i nativi siano soggetti che si spingono ovunque alla ricerca e all’avventura.

Giove dona anche la possibilità di elaborare una filosofia di vita personale che accompagni nel viaggio della vita, agganciandosi ai grandi principi universali da cui dovrebbero prendere spunto le leggi umane.

Domicilio secondario di Nettuno, pianeta che spinge verso la trascendenza dei confini personali dell’Io e che tende a farci comprendere che non siamo isolati ma facciamo parte di un tutto omogeneo che è da ritrovare.

Nettuno indica il principio spirituale, quella forza che trova chi comprende che deve “affidarsi” ad un progetto superiore anche quando le cose non sono facili per  la mente razionale.

La combinazione tra i due pianeti è molto interessante: infatti, Giove con la sua bonarietà e ingenuità spinge ad avere fiducia e a credere che se si vuole si può. Così, con questa luce negli occhi si va oltre e si entra nel mondo di Nettuno.

Esaltazione di X Proserpina (Eris) che, in questo segno porta il suo nutrimento non più ad un livello alimentare, ma ad un livello mentale e filosofico. E’ la Grande Madre che diventa “Sofia” e che può nutrire tutti coloro che vogliono crescere psicologicamente e spiritualmente. Il pianeta, in questo segno fornisce il desiderio di “sentirsi accolti” nell’ambito culturale a cui si sceglie di appartenere ed aiuta gli altri due pianeti a credere che esista un qualcosa di superiore con cui si cerca di ricreare il legame.

 

Glifo del Sagittario

Il glifo del segno è rappresentato da un centauro.. ovvero una creatura metà uomo e metà cavallo.. Il glifo indica chiaramente la dualità che è presente nel segno.. tra la parte istintiva e quelle mentale e spirituale. La parte uomo  ha il compito di riuscire a dare direzione alla parte istintiva che, essendo rappresentata da un cavallo è possente e difficile da “domare”. In effetti, i nativi possono risolvere il loro problema solamente se riescono ad agganciare il senso spirituale della vita; in caso contrario possono restare ancorati agli istinti per tutta la loro vita trovando difficoltà nel percorso di evoluzione.

Il centauro ha anche al suo attivo le frecce; anche qui c’è bisogno della “testa” che possa comprendere quale direzione prendere tra le tante che si trova davanti, altrimenti continuerà a buttare frecce che però disorienteranno e non permetteranno di trovare la vera vocazione e la vera via.

 

Simbologia del segno

Il Sagittario è un segno portato all’allargamento dei confini sia individuali che collettivi. E’ l’immagine di colui che vuole esplorare ciò che è al di là, sia in senso psicologico che filosofico e geografico.

E’ un segno che appartiene all’elemento Fuoco, quindi è dinamico e attivo ed esalta al massimo sia i pregi che i difetti di questo elemento.

E’ generoso, impulsivo ed ottimista come solo il Fuoco sa essere ma, per contrapposizione, è ingenuo e tendente a credere ciecamente in ciò che lo entusiasma, poiché difetta in senso assoluto di senso critico.

Queste qualità possono definirsi grandezza e limiti del Segno, poiché mentre da un lato ingenuità ed ottimismo spingono verso l’avventura, oltre i territori conosciuti – esaltando quindi una potenzialità che appartiene esclusivamente all’uomo – nel mondo terrestre; dall’altro, il fervore e l’energia del Fuoco solleticano il bisogno di fare proseliti, nel presuntuoso tentativo di trasmettere la propria verità agli altri.

Sommando queste attitudini si può ben comprendere come il Sagittario sia ritenuto il segno degli esploratori, dei filosofi, dei missionari e degli insegnanti.

Queste persone infatti, in nome della loro fede in qualcosa, partono verso una meta – il più delle volte ignota a loro stessi – alla ricerca di qualcosa di più di quanto hanno, pronti ad imporre la loro verità a chiunque si trovi sulla loro strada.

Questi problemi sono dovuti alla mente estremamente dilatata, piena di intuizioni e di voglia di conoscere, limitata però da una realtà ordinaria e materiale nonché da un corpo fisico che viene sentito come un qualcosa che imprigiona e che tiene ancorati ad una struttura.

Del resto questa è l’essenza stessa della storia dell’uomo e della sua potenzialità psichica, che lo avvicina a Dio attraverso il potere dell’immaginazione e della capacità di pensare e progettare cose ben al di là di ciò che ha e che è, ma che resta poi vincolato dalla sua realtà corporea che lo relega alla mortalità ed all’imperfezione.

Probabilmente il concetto stesso di religiosità, inteso come proiezione di qualità illimitate, appartiene a questo segno, che ha cercato di superare i limiti materiali attraverso la formulazione di immagini di Dei che possedessero tutte le qualità precluse alla condizione umana: immortalità – onniscienza – onnipotenza – onnipresenza.  

 

Psicologia del segno

Il Sagittario è fortemente legato al simbolismo del viaggio; dal viaggio psicologico, a quello geografico, fino ad arrivare al viaggio interiore che è quello alla scoperta di sé. Così,  i nativi, si mettono sempre in viaggio e in movimento e,  con la loro smania di girare  scoprono di non conoscersi affatto in quanto, tutto ciò che  incontrano fuori,  altro non è che un pallido riflesso di ciò che devono  incontrare dentro. In fondo il viaggio è uno dei modi attraverso cui i nativi iniziano a  conoscere la “diversità”, prima geografica e poi  culturale e religiosa ma, in fondo, tutto ha lo scopo di portarli ad incontrare la loro diversità; in fondo, i nativi non fanno altro che occuparsi degli stranieri e dell’esterno e, alla fine, dovranno occuparsi dello  straniero che occupa la loro psiche e che, prima o poi bisognerà incontrare.

Il segno del Sagittario è governato da Giove e, con il grande signore Dio dell’Olimpo, condivide   qualità notevoli tra cui la “grande visione”, la fiducia nelle proprie possibilità, la voglia di conoscere che può diventare anche inquietudine e  frenesia che spinge a non fermarsi  e, infine, il desiderio di elevarsi al di sopra della materia dentro la quale, tuttavia, questo segno è ancora fortemente radicato con la sua parte istintiva..
Infatti, Zeus, simboleggiava pienamente queste qualità: faceva fatica a stare dentro ai limiti imposti dalla regole e dalla necessità di non poter conoscere tutto pur essendo il capo degli Dei; aveva bisogno di integrare il suo lato femminile perché attraverso di esso poteva diventare saggio, per cui, la possibilità di essere un Dio dei Cieli a tutti gli effetti, la assume solo quando segue i consigli di Meti e divide i regni, evitando così di diventare un tiranno oligarchico mosso dalla continua necessità di controllo. Zeus in questo dimostra l’integrazione del suo lato femminile, evitando una guerra di potere che lo avrebbe distrutto come era accaduto ai suoi predecessori.

Un’altra caratteristica di Zeus è legata al suo potere “fecondante”, simbolo di abbondanza e di grande capacità di creare e di dare vita; in effetti Zeus non ebbe mai relazioni sterili, ma sempre con figli che amo’ e che curo’ personalmente.

Il Sagittario, come Zeus, non vuole limiti, è il segno che deve superarli,  non “vederli” e  cercare di andare oltre. E’ il segno che ci ricorda che nel nostro zodiaco esiste uno  “stargate” che può lasciar passare o sbarrare la porta al vero significato della vita, quella che permette agli esseri umani di percepire ciò che sta oltre la sfera della materialità e che consente di intuire che c’è ben altro racchiuso in dimensioni che, anche se non possono essere comprese attraverso i cinque sensi, sono comunque percepibili con altri “sensi” quelli a cui, a tutti gli effetti, bisogna affidarsi. Il Sagittario ospita anche il domicilio di Nettuno che si presenta qui come possibilità di poter passare da una “credere che esista qualcosa anche se non è ancora visibile” al “sentirsi parte di un Tutto” a cui è possibile affidarsi.

Il Sagittario  rappresenta una “linea di confine” che sta sul crinale tra  due parti e che deve lasciarne una per intraprendere l’altra il punto è che vive questo come una potente lacerazione: infatti, un lato di sé è ben ancorato al corpo, ai sensi, all’istinto, ma l’altro, vuole  allontanarsi perché costantemente attratto da un progetto superiore, che immagina e intuisce attraverso l’aggancio a principi  e  ideali che non appartengono alla sfera della materialità. I  nativi sono obbligati a sperimentare che c’è una parte della mente che sfugge al controllo razionale e, con questa parte, intuiscono la presenza di qualcosa che va oltre l’Io e oltre la mente ordinaria.

Per poter portare avanti il suo progetto il nativo Sagittario ha in dotazione alcune capacità molto interessanti che la fiducia nelle sue possibilità; la percezione di miglioramento che lo spinge ad essere insoddisfatto se si ferma e si accontenta;  la spinta verso la conoscenza; l’amore per l’avventura; la capacità di avere una visione ampia accompagnata da un buon ottimismo che permette di confidare in una sorta di “provvidenza” che dà l’idea di non essere mai soli al mondo.
E’ un segno che ha bisogno di spazio e di movimento; in caso contrario si sente soffocare e diventa ansioso e impaziente.

 

L’ombra

L’ombra del Sagittario è legata alla mancanza di discriminazione  che può dare  ai nativi una fiducia cieca nei propri mezzi il che non li porta a valutare in modo accurato.  La presenza di Nettuno nel segno può portare facilmente  al fanatismo e all’illusione di poter avere potere convertendo gli altri,  oppure seguendo “ipotetici guru” che sembrano regalare la verità. E’ un segno che deve aver superato  le problematiche con il potere personale;  in caso contrario può credere nell’assoluta bontà del proprio pensare ed agire al punto da imporre la propria   filosofia di vita agli altri. Certi missionari sono stati fortemente colpiti da questa “sindrome” al punto da travolgere il modo di essere, i valori, la religione e gli equilibri di culture diverse  ma non per questo meno  spirituali e sagge di quella che si cercava di imporre con forza e l’irrazionalità, quando non con crudeltà.

Il Sagittario è  il segno dell’insegnamento in quanto ha una buonissima capacità di  trasferire ad altri il proprio sapere e la  propria elaborazione delle cose; l’insegnamento però, quando c’è ancora l’ombra, può facilmente scivolare in  indottrinamento teso ad inculcare il proprio modo di pensare e la propria verità ad altri.

Come ogni altro segno il Sagittario ha bisogno di una mente limpida e di intenzioni chiare che siano esenti dalle inflazioni dell’Io; se questo non accade i rischi sono ancora più grandi perché il campo dove può spaziare questo segno è molto più allargato e quindi può arrivare ad un vero “delirio di santità” in cui i confini tra il materiale e il divino, tra il naturale e il soprannaturale sono confusi al punto da creare inflazione.

 

Mito del segno

Questo simbolismo è molto ben rappresentato dal mito dei centauri, creature metà cavallo e metà uomo, che vengono raffigurate nell’atto di scoccare una freccia verso l’alto, ovvero verso un punto in cui non vi sono bersagli reali.

I centauri erano creature molto distruttive e pertanto tutti li temevano per la loro irrazionalità; l’unico che aveva cambiato di molto la sua natura era CHIRONE è il più famoso di essi; Chirone aveva sublimato la sua parte “animale” ed era diventato un saggio, un maestro ed un guaritore, che poteva  risanare gli altri ma non guarire la sua personale ferita, quella  che Eracle gli aveva  incautamente procurato durante una festa.

Chirone era  un essere immortale per regalo divino e, di conseguenza,  non poteva  né guarire né morire.

Possedeva qualità divine, ma non quella di  cauterizzare la ferita della sua carne.

 

Questo sembra rappresentare  il vero dilemma del Sagittario racchiuso nel simbolismo dei suoi due pianeti (Giove e Nettuno) che sono il contrasto evidente tra la carnalità e la  spiritualità ed anche tra la realtà ordinaria e quella assoluta.

Per poter guarire il Sagittario deve riuscire a vivere insieme sia  le  intuizioni estremamente profonde che lo avvicinano alla spiritualità – rappresentata dalla parte umana del centauro, sia la sua passionalità ed istintività quasi animalesca,  rappresentata dalla parte cavallo che lo tiene legato  alla realtà terrena.

 

Giove e Nettuno offrono al Sagittario la possibilità di giungere all’illuminazione attraverso la luce e la spiritualità proprio in contrapposizione con l’esistenza di un  corpo (rappresentato dall’esaltazione di Proserpina)  mortale e quindi destinato al ciclo di nascita – crescita – morte).

 

Nel Sagittario esiste una continua ricerca di spiritualità che gli consentirà di trascendere il senso di mortalità della vita.

Il suo  dramma  è tutto racchiuso nel tema corpo/spirito e nella  sublimazione della fisicità in favore di un nuovo senso da dare alla vita.

 

L’uomo del Sagittario

La parola d’ordine dei nativi di questo segno è: “conquista”. Che si tratti di conquistare   una donna, una ragione, un’idea o  un luogo,  il tema  della conquista è fortemente impresso nella loro psiche e si manifesta  attraverso un grande entusiasmo che si  mantiene  vivo ed intenso  fino a quando non sono arrivati a destinazione, dopo di che,  tutto perde  di interesse  sull’attimo.

Ovviamente il nostro amico è un eroe complesso che prende le sue intuizioni direttamente da Zeus, grande signore dei Cieli e che lo ispira e gli infonde fiducia  rendendolo al tempo stesso  inquieto e, pertanto, pronto a partire per qualche strana destinazione.

Questo uomo ha  un rapporto potente con il fuoco, ma questo è dentro, non è più un fuoco solo esteriore, qui comincia a “scaldare la sua mente” e lo  si vede nell’estrema forza che ripone  all’inizio di ogni viaggio e nella perdita graduale di entusiasmo man mano che  si avvicina all’obiettivo;  come se tutto si fosse esaurito in quel turbinio psicologico  iniziale e in quella fase di attivazione della fantasia che si accende e si consuma  in quell’attimo fuggente in cui la realtà non c’è ancora e sono ancora presenti   tutte le possibilità.

E’ un uomo pieno di vitalità, ha una mente immaginativa e potente  che stringe d’assedio un’anima   inquieta  e mai completamente soddisfatta; è un vero “crociato” nel senso che ha in mente sempre qualcosa di più grande  di quello che è e  di quello che ha. C’è in lui una sorta di avidità, ma questa si consuma nella conoscenza di qualcosa,  un luogo, di una materia, di una donna.. ma sempre  nella conoscenza di qualcosa che “si intravede” ma che “ancora non c’è”.

La sua psiche è come se si sentisse  imprigionata e limitata se  è costretta a stare dentro alle cose che conosce e che   lo annoiano e quindi attiva il suo carburatore interno, quello  che muove la sua fantasia  e la sua immaginazione  spingendolo  a cercare oltre, ad andare al di là  di ciò che vede con gli occhi fornendogli anche la fiducia nell’idea che da qualche parte esiste  un territorio  meraviglioso e  fantastico e non importa quanto è lontano, l’importante sarà partire e mettersi in viaggio per poter  un giorno raggiungere  la  “terra promessa”.

Così, il nostro nativo si lascia costantemente sedurre dai suoi due pianeti che sembrano lavorare in tandem per non dargli tregua e per non permettergli di restare fermo sulle sue posizioni; Giove infatti sembra suggerirgli in continuazione  la presenza di  luoghi suggestivi della mente e Nettuno gli fornisce il senso di noia e di inquietudine che lo stimolano a non restare dove è.  E’ difficile trattenere il nostro eroe; lui ha bisogno di novità, di entusiasmo e non può stare dentro a cose già sperimentate perché si sentirà morire, perché la sua mente, se non trova spazio e se non trova territori da esplorare, si accascerà e perderà di energia.

Anche in amore, è sempre in movimento: ha bisogno di sogno, di immaginazione e di slanci, ha bisogno di credere che il suo amore sia unico e che mai lo annoierà e se questo accadrà, ripartirà come Zeus alla ricerca di un nuovo “fiore” da esplorare e da conoscere.

Quando non ha nulla da esplorare, andrà in cerca della verità e allora lo vedremo partire alla ricerca di un  Maestro spirituale, di un Guru a cui  darà certamente quella  fiducia che gli  ritornerà permettendogli  di aprirsi all’ignoto e al non “provato”.

Possiamo dunque dire che l’uomo di questo segno si trova in una condizione di “eterno pellegrinaggio” mosso dalle sue visioni interiori che sono i veri “moventi”  che animano le sue ricerche.

Da buon pellegrino infatti può imparare solo attraverso la sua storia e , proprio per questo,  viene spinto a “mettersi sulla strada” della comprensione  al fine di raggiungere una   consapevolezza superiore. Non importa quale sarà la strada che intraprenderà, l’importante per questo uomo è il “mettersi in viaggio”, poi, da qualche parte approderà e lui capirà il perché del viaggio e dell’approdo.

L’uomo del Sagittario si porrà nel ruolo ora del discepolo ed ora del Guru; sarà di volta in volta   colui che sa  o che lui che cerca e  in questo modo saprà fare da guru a quelli che incontrerà sulla sua strada e sarà discepolo di chi ha già fatto il viaggio.

Ed è in questo segno che ha inizio  il viaggio personale alla ricerca dell’anima;  tuttavia  ci vorrà molto tempo prima che Giove riesca a cedere a Nettuno; significa che nel Sagittario è ancora forte il bisogno di riferirsi a qualcosa di concreto… bisogna mettersi la meta, bisogna avere un obiettivo, bisogna cercare qualcosa, un punto, una terra, una verità  o un dogma, in ogni caso qualcosa in cui credere… e, dopo tutto questo cercare, allora verrà la resa…  il momento in cui  si  capisce che si può smettere di viaggiare perché il continente che si sta cercando è dentro e non è fuori.

E’ coma la vecchia storia Zen in cui  un discepolo chiede al maestro:

  • ma tutti questi anni  impiegati  a fare tecnica e pratica, a cosa mi serviranno?

  • Il Maestro risponde:  a niente caro allievo!

  • Come a niente, allora perché mi hai fatto fare tutta questa pratica?

  • Dovevo pur farti imparare le tecniche perché tu scoprissi che non servono a niente!

 

Questa storiella Zen sembra rappresentare bene il mito di questo segno in cui Giove  permette di collegarci a Nettuno: tutto ciò  che è materiale e tangibile è importante e deve essere ricercato e agito  fino a quando ci si accorge che non serve  e, … a quel punto c’è la resa… la resa della “mente” al suo referente superiore.  Senza questo passaggio di ricerca tangibile e materiale non ci sarebbe la possibilità di approcciare  ciò che, in fondo, ogni Sagittario cerca: sé stesso e il suo centro di gravità  permanente.
 

La donna del Sagittario

Il Sagittario è un segno di Fuoco e la donna di questo segno ha in sé la passione che caratterizza questo tipo di energia, passione che deve  essere espressa fisicamente, psicologicamente ed emotivamente, quasi una “folgore interna ed esterna”. E’ una donna che è toccata da una sorta di  ispirazione divina al suo interno e che cerca di realizzare fuori quello che dentro sembra non darle tregua e non trovare mai sufficiente spazio . Entusiasta, piena di fiducia in sé stessa,  senza alcuna sudditanza nei confronti dell’uomo che, anzi, considera pari a sé  anche fisicamente e lo vuole come compagno con cui condividere avventure.  Lo individua, lo vuole e lo conquista e non si crea problemi di sorta nel mostrare le sue intenzioni.

E’ dunque prevalentemente attiva e dinamica, decisa,  volitiva e soprattutto sportiva specialmente  nella prima parte della vita, allorché, tende a  manifestare   il suo lato avventuroso e  il coraggio di agire  spingendosi al di là di ciò che conosce e che le è abituale;  è  spartana e ama le sfide anche estreme: è capace di avventurarsi in un territorio deserto, magari a cavallo o su una moto di grande cilindrata: anche in questo ama   superare i  limiti che non riconosce e sente come qualcosa che le sta terribilmente stretto.

E’ anche molto interessata a tutto ciò che diverso, straniero, non esplorato: generalmente fin da piccola gira il mondo, prima con gli scout con zainetto e tenda sulle spalle; più avanti magari facendo vacanze strane  o  andando a studiare all’estero; in ogni caso ha bisogno di uscire dai suoi confini e, per assecondarla,  la vita la porta a cercare sé stessa nel mondo, lontano da tutto ciò che conosce attratta da ciò che è diverso  e che non può aver  contattato nel suo circostante.  Ama pertanto conoscere le lingue e le filosofie straniere per le quali ha una vera predisposizione: anche questo è un modo attraverso cui il suo Se’ cerca di metterla in contatto con la  sua parte “selvaggia” stimolandola  ad andare in cerca della  sua vocazione.

Anche a livello  amoroso si mostra particolare; poco tradizionalista, sempre alla ricerca di stimoli e di  partners come lei, pronti a mettersi in gioco; non sarà mai interessata al vicino di banco all’amico della porta accanto;  i suoi amori rivelano la sua tendenza di fondo: sono sempre “strani”, diversi,  spesso proprio stranieri nel senso che o vivono all’estero o hanno  anche se sono nati una diversa mentalità e sarà proprio questa che  avrà eccitato la sua curiosità.

In amore non possiamo dimenticare la tendenza a fantasticare e a non voler vivere la realtà e la quotidianità: infatti, lo straniero è anche qualcuno che non si vive tutti i giorni e quindi, lo si può fantasticare, immaginare e lo si può mantenere in una dimensione di ideale che permette alla mente di non dare nulla per scontato.

Lei vuole conoscere e, qualsiasi cosa la interessi, deve portarla a scoprire qualcosa di nuovo in sé stessa, deve aprirle un orizzonte e deve permetterle di uscire dalle sue consuetudini. Tutto ciò che le è vicino e che fa parte del quotidiano e della routine la annoia, la fa sentire ingabbiata; il suo movimento interno  inizia  sempre con una sorta di  inquietudine  che cresce e che motiva da dentro ad  uscire dalle sicurezze, quasi a sfuggire  ciò che  soffoca per mettersi sulla strada della ricerca di qualcosa che le dia identità e valore e che le permetta di andare al di là del consueto: vuole trovare un suo preciso posto nel mondo e lo cerca con enfasi, con passione ed   entusiasmo; ha anche un grandissimo bisogno di libertà; questo segno non vuole nulla che sia fermo, stabile e senza possibilità di cambiamento; la sua vita sarà dunque una continua ricerca interrotta da piccole fasi che possono temporaneamente  farla desistere per creare qualcosa di importante : tra queste può esserci la parentesi  maternità, oppure la creazione di  un movimento in cui lei crede e che  ritiene possa aprire  le coscienze ; lei deve essere parte di qualcosa che inizia, di qualcosa  che le faccia  dire “c’ero anch’io ed ho contribuito a far crescere quel pensiero, o quella cosa”.  

Il segno può  mettere la nostra eroina in  contraddizione rispetto a certi valori e ad una realizzazione più esplicitamene femminile quale  la stabilità  nella relazione che è sicuramente secondaria rispetto al senso di fecondità e di espressione di ciò che ha dentro.

Da un lato infatti il segno ospita Giove, Proserpina e Nettuno, tre simboli molto femminili ma meno adatti  alla semplice espressione della riproduttività: c’è in questo segno una spinta a  prendersi cura da un punto di vista  culturale, spirituale, più che materiale. Lei ha bisogno di sentirsi “appartenente”, ma non certo ad una famiglia o ad un gruppo: la sua appartenenza è ad una cultura, ad una fede e in nome di queste cose potrà anche riprodursi … nel tentativo di cogliere in questo atto, qualcosa che sia vicino al suo ideale.  

La naturale “fecondità” di Giove e di Proserpina tuttavia  stimolerà le  native a realizzare  questa opera ; così, la nostra “pasionaria” si innamorerà tantissimo soprattutto nella prima parte della sua vita e, in questo turbinio, coglierà anche  il desiderio di  avere una relazione che sia per lei “rinnovante” e che le dia un  figlio,  testimone  del suo rinnovamento interno.  In effetti, questo bisogno risponde anche ad un tratto psicologico forte del segno: quello di lasciare agli altri qualcosa di sé.. tipico del fuoco e di trasmetterlo attraverso la propria conoscenza.., quella che consegnerà al figlio.

Per altri versi invece, il segno è fortemente mutevole, e mostrerà dunque un lato molto irrequieto, che faticherà  a fermarsi e a stabilizzarsi .  Così, di tanto in tanto, anche quando si cimenterà con una relazione fissa e con una maternità, avrà sempre delle insofferenze che la porteranno a cercare una sua realizzazione in modo da placare l’ansia interna che , altrimenti, diventa destabilizzante. I suoi amori dovranno stimolare il suo lato creativo e immaginativo, in caso contrario tenderà a fuggire dai suoi impegni per trovare nuovi territori e nuovi lidi.

E’ indubbio che questa donna debba avere  e  coltivare delle sue ambizioni e debba essere costantemente mossa da ispirazioni ed aspirazioni:  deve realizzarsi ed essere una protagonista: non si accontenterà mai di ciò che hanno stabilito  gli altri  per lei; la nostra eroina vive  con  la   necessità di guadagnarsi la vita, giorno dopo giorno; se non può fare questo si sente imprigionata e cercherà di fuggire per aprirsi nuovi varchi.

Ha bisogno di scopi, ma non possono essere quelli classici del femminile: lei è una esploratrice e ciò che la fa sentire bene è il progetto che ancora dovrà compiersi in cui lei butterà energie, fede e speranza di cambiamento.

 

Il bimbo Sagittario

Un bambino bisognoso  di farsi subito vedere e notare. E’ di solito pacioccone, accattivante e di buon carattere, tuttavia ha bisogno di spazio per muoversi e respirare. Il nostro piccolo amico è un entusiasta: crede nel mondo, vuole conoscerlo e conquistarlo e, proprio per questo sa usare quelle armi infallibili che sono la semplicità, la visione fiduciosa ed una dose di simpatia che gli altri sentono e che gli facilita il contatto con gli altri.

E’ un bambino molto vivace, dinamico: ha una grandissima energia e, non appena inizia ad essere indipendente mostra subito il suo grande talento da esploratore. Vuole conoscere capire; ha un grande bisogno di muoversi, di andare sempre un po’ più un la’ di quello che gli viene concesso e che già conosce. La sua mente è poco razionale, in compenso ha una grande immaginazione e delle intuizioni fantastiche. Ha bisogno di libertà; non ama essere compresso e non ama stare negli spazi chiusi: amerà tantissimo stare fuori casa, dormire dagli amici e diventare indipendente: soffierà tantissimo se i genitori saranno apprensivi e se lo limiteranno con divieti e proibizioni.

Sarà anche un ottimo studente; tuttavia non ci si può aspettare che sia metodico e organizzato: la sua mente è una fucina di idee sempre in movimento: però fatica con ciò che è strutturato e con ciò che è scientifico. Ha bisogno di esprimersi, di parlare, di confrontarsi con gli altri; ama lo sport e tutto ciò che lo può portare fuori dall’ambiente conosciuto.  Sarà importante per lui fare il “boy scout”, oppure poter godere fin da piccolo di viaggi all’esterno, di studi che gli diano strumenti di espressione, tipo la musica, la scrittura; è affascinato da tutto ciò che è diverso, dalle lingue straniere e dai modi e costumi lontani dal nostro modo di essere e di vivere. E’ un esterofilo nato.

La sua visione della vita è entusiasta: ha uno scarso senso critico e tende a buttarsi a capofitto in tutte le situazioni. Da giovane amerà tantissimo viaggiare e girare il mondo; diventato adulto l’inquietudine si sposterà di più sul suo mondo interno: inizierà così un altro tipo di pellegrinaggio, quello alla ricerca di sé stesso.

Può essergli di grande aiuto l’apprendimento della discriminazione e della capacità di valutazione che, per ovvi motivi, sono abbastanza carenti nella prima parte della sua vita. E’ goliardico, un vero trascinatore, può essere portato per la politica e per i grandi “movimenti”; ha doti da oratore ed ha una grande facilità a farsi portatore di battaglie ideali a favore della pace, della giustizia, degli animali.

E’ attento alle questioni di diritto e di giustizia.

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