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Caratteristiche Segno Cancro

“ A te Cancro do il compito di far conoscere agli uomini la natura delle emozioni.  La mia idea ti spingerà ad indurli a ridere e a piangere, cosicchè tutto ciò che vedranno e penserano svilupperò man mano in loro un senso di pienezza interiore. A questo scopo ti farò dono della Famiglia, in modo che la tua pienezza possa così moltiplicarsi”.

 

Cancro

Il Cancro è un segno Cardinale – con energia Yin

1° segno dell’elemento acqua

Domicilio primario della Luna – (nutrimento – contenimento emotivo – sensibilità – premonizione – tenerezza – soddisfacimento dei bisogni – femminile – principio di relazione primaria)

Esaltazione di Venere – ( principio di piacere – capacità di scambio affettivo – relazione adulta – valore personale – autostima – valutazione – desiderio - scelta).

E’ il secondo segno che si presenta sulla croce dei segni cardinali; l’uomo che nasce nel primo segno cardinale, si trova qui a dover apprendere a percepire le emozioni proprie ed altrui e a cominciare a comprendere che, le stesse, possono portare informazioni al di là della persona. E’ la prima fase del “sentire”, ovvero dell’avvertire ciò che sente e prova l’altro da sé.  Il cancro è un segno fortemente empatico, ma non ancora in grado di differenziare le emozioni per cui ciò che sente è spesso viziato dalla propria tonalità emotiva e dalla propria visione del mondo.

Spesso ipersensibile e, per questo, troppo vulnerabile. Confonde ciò che appartiene da ciò che invece non appartiene. Ha paura di perdere contatto e, per questo, può con facilità gestire e manipolare le emozioni altrui al fine di mantenere questo contatto.

Tutto ciò che nel segno precedente avveniva sul piano del pensiero, qui deve avvenire sul piano emotivo. E’ come se i nativi dovessero trovare “casa”, scoprire cosa li nutre da dentro per poter trovare radicamento affettivo.

 

Glifo del Cancro

In genere il suo glifo è un “granchio” che simboleggia un animale che vive prevalentemente nell’acqua ma che, può camminare sulle rocce e sulla sabbia. Il granchio si caratterizza per la corazza e per la sua particolare camminata “di traverso”. La corazza ovviamente serve a proteggere una parte estremamente “morbida”; in effetti i cancerini sono vulnerabili a causa della loro estrema sensibilità e, di conseguenza, spesso utilizzano come difesa l’egoismo a protezione di un eccessivo investimento sugli altri che li esporrebbe a sofferenze.

Il granchio cammina di lato ed anche questo somiglia molto ai nativi che, non avendo una forza interiore riconosciuta, patiscono se devono affrontare le situazioni di fronte o di petto e preferiscono sempre cercare di aggirarle in modo da rendere tutto soft.. evitando di mostrare apertamente i loro bisogni, ma cercando strade alternative per ottenere gratificazione, senza tuttavia chiedere. In pratica, la strategia migliore consiste nel cercare di creare dipendenza in modo da poter poi ottenere  dagli altri ciò di cui ha bisogno. In pratica soddisfa il suo bisogno di dipendere creando prima dipendenza.

 

Mito del Cancro

Il Cancro è il segno che tende a mantenere in modo più marcato il legame con la famiglia, la madre ed il proprio passato.

Questo segno è legato in modo simbiotico alla Luna. La Luna rappresenta a livello mitico colei che crea all’interno di ognuno di noi quel senso di continuità che ha origine dal legame emotivo e affettivo e che, per mezzo della memoria fisica e psichica, fornisce la sensazione stessa della vita e del legame con essa.

Questo tipo di legame emotivo rappresenta la struttura portante di ogni individuo, la sensazione di appartenere e di “avere casa e radici”.  E’ ciò che ci rende capaci di sviluppare in seguito  relazioni affettive che consentono di esorcizzare il senso di isolamento che ci assale fin dalla nascita; può però diventare un vincolo che pian piano ci fa rinchiudere su noi stessi agendo come una piovra, finendo per non permetterci più un distacco, quello  che è invece la base per poter creare qualsiasi premessa per una vita autonoma.

Il segno del Cancro con il suo comportamento somiglia ad un ragno, animale potentemente femminile che tesse con strategia la sua ragnatela, attraverso la quale riesce ad intrappolare il nemico ed a garantirsi così il cibo per sé e per la sua prole; la sua strategia è in genere  passivo-aggressiva, in quanto non attacca direttamente la preda, non entra in collisione diretta con questa ma la imprigiona con i suoi fili invisibili e poi la immobilizza con un potente siero paralizzante, dopodiché la tiene in vita per potersene servire al momento del bisogno.

Allo stesso modo si comportano gli individui del segno con le persone che hanno accanto, siano esse partners o figli, creando loro attorno una morbida ed avvolgente ragnatela di seta che inizialmente nutre e protegge.

A questo punto, però, i nativi devono fare i conti con la loro zona d’ombra, impregnata di possesso e di ricatto emotivo perpetrati strategicamente senza colpo ferire, sempre con estrema dolcezza, fino a trasformarli  in un dolce veleno dal quale può essere molto difficile disassuefarsi.

Il Cancro ha quindi bisogno di grande maturità affettiva, deve portare alla luce le sue dinamiche interiori per non rischiare di diventare colui che imprigiona le sue creature nella rete, succhiandone la linfa vitale ed impedendone totalmente l’autonomia.

Il Cancro rappresenta l’acqua che è la fonte stessa di ogni vita e che deve essere in grado di autonutrirsi, poiché se non riesce in questo intento cercherà di chiudere nella tela ciò che ha creato, facendone il suo nutrimento.

E’ il ritratto di ogni madre, che prima lotta per impedire che ai figli succeda qualcosa che metta in pericolo la loro vita, ma che alla fine deve cedere al fatto che questi dovranno diventare autonomi, con la possibilità di scegliere cosa fare della propria vita, anche quando le loro scelte non saranno  in linea con il suo pensiero.

Il Cancro è quindi chiamato ad imparare a concedere per una seconda volta il dono della vita – quella psicologica -  altrimenti diventerà una sorta di mantide che ucciderà tutti gli sforzi che i suoi cari faranno per svincolarsi e crescere. Deve concedere spazio e libertà di respiro ed essere in grado – proprio come la vita - di fornire quegli strumenti di autonomia di cui ognuno ha bisogno per poter sopravvivere nel mondo.

Il suo lavoro  è dunque  superare la tipologia  RAGNO proteggendo senza tuttavia  imprigionare le sue creature ed evitando di renderle vittime fragili e deboli.

La sua battaglia sta dunque  nella conquista dell’indipendenza e nella rinuncia alla protezione, per ottenere la quale può giungere a vampirizzare chi gli è attorno.

I suoi  punti  di forza sono  la sensibilità e la tenerezza, che deve  usare con amore autentico per gli altri ma,  soprattutto,  che non deve sfruttare  per mostrare una fragilità che in realtà non possiede.

Nel Cancro troviamo grande capacità di stare in intimità, un forte bisogno di nutrire e di proteggere, che partono da un bisogno di appartenenza e di dipendenza che devono però  condurre all’amore autentico per la vita e alla capacità di nutrirla non solo in senso fisico ma soprattutto in senso  psicologico.

Occorre sostituire il bisogno di essere emotivamente appagati dagli altri con una  capacità di autonutrimento che conduca alla vera indipendenza a cui si accompagni  un reale sentimento verso le persone che sono vicine.

C’è spesso una sotterranea richiesta di attenzioni che deve essere portata sul piano cosciente.

Il Cancro deve imparare a fronteggiare la “ sua personale maternità” anziché rifugiarsi nell’infanzia e nell’autoindulgenza, che lo spingono al ricatto emotivo per ottenere passivamente ciò che  desidera ma non ha il coraggio di chiedere chiaramente.

La sensibilità deve trasformarsi in reale empatia  e non in tentativi di sfruttare a proprio vantaggio le problematiche  emotive altrui.

Il Cancro deve far crescere la sua spina dorsale e rinunciare al falso potere che gli può derivare dall’uso del  ricatto e da una  fragilità che non c’è; deve essere MADRE di sé stesso per evitare di cercare madri ovunque e di sprofondare nella depressione quando gli altri si svincolano  per non essere risucchiati nel loro vortice di dipendenza.

Ha bisogno di Saturno (disciplina e struttura che combattano la fragilità e l’autoindulgenza) e di prendersi la responsabilità sulla propria vita. Deve autonutrirsi  emotivamente per sentirsi  appagato e protetto; in caso contrario si appiattisce e  rinuncia ad ottenere direttamente ciò di cui  ha bisogno, creando una rete di dipendenze dentro le quali si imprigiona ed imprigiona.

Bisogna incoraggiare l’autonomia e lo svincolo invece di alimentare la debolezza. Deve imparare a contenere le proprie emozioni senza far leva sul supporto esterno; quando questo accade vuo l dire che manca di reale  rispetto di sé e degli altri, di direzionalità e di iniziativa nonché  di responsabilità e di autonomia.

 

Progetto solare

Il quarto segno è quello del Cancro un segno cardinale indelebilmente  segnato da una energia femminile di tipo Yin,  appartenente all’elemento Acqua, elemento morbido, informe, pronto ad assumere la forma più adatta al momento, profondamente sensibile al punto da aver  bisogno di  costruirsi,  lentamente ma  in modo efficace,   un nido accogliente,  protettivo e rassicurante in cui poter  immergere e affondare  le radici emotive per  poi farle crescere; tutto questo lavoro ha lo scopo di  creare una rete di vibrazioni basate sull’empatia e sulle emozioni;  questa rete garantisce che vi sia sempre  un “contatto”, una non separazione ed  un senso di appartenenza, garanzia di una solidità e continuità nel fornire quel   nutrimento fondamentale per vivere.  

La  capacità di percepire ogni minima variazione derivante sia dal mondo interno che  da quello circostante è estremamente funzionale a questo segno e al suo progetto: esso infatti deve garantire a sé stesso e alle sue creature  la sicurezza di potersi appoggiare per crescere e assicurarsi la vita.

La grande signora di questo segno è la LUNA, mutevole, variabile, infinitamente affascinante proprio per i suoi cambiamenti nel cielo che la rendono particolarmente intrigante sia  per la modalità con  cui si presenta la sera  e  regala la sua luce, sia per la qualità stessa di questa luce che non è mai la stessa  in quanto riflette e rimanda  le emozioni che sperimenta l’animo dell’osservatore.

L’uomo  ha da sempre invocato e temuto la Luna perché la notte poteva essere molto infida senza che la sua luce  accompagnasse il cammino e, pertanto, ne ha fatto la sua divinità invocando a lei anche la fertilità;  ancora oggi il segno del Cancro chiede alla grande signora della notte di accompagnarlo illuminando il mondo delle sue emozioni e dei suoi sentimenti ed appagando le sue ansie.

Così, la Luna che appare  splendida complice agli occhi degli innamorati che vedono il lei l’aspetto romantico e quasi mistico del loro amore e  ad essa affidano i sogni, le speranze e le aspettative che hanno dal futuro può invece risultare particolarmente  inquietante se vista attraverso gli occhi di un soggetto insicuro o instabile, fino a giungere ad  incutere vere e proprie  paure se osservata quando la sua luce filtra in modo particolare dentro ad una mente inquieta che, nel suo riflesso, può addirittura leggervi  veri e propri stati di confusione e di agitazione, denominati “isterici”.

Indubbiamente alla Luna vengono legati gli “umori”; così viene definito “lunatico” un carattere particolarmente vulnerabile alle atmosfere esterne ed interne.

Così, i nativi vivono il rapporto con il nostro satellite; in modo molto intenso  come se la Luna fosse  preposta alla loro salvezza e protezione in ogni situazione in cui possono venire a trovarsi.

La Luna si sa ha un rapporto privilegiato con l’acqua e con l’inconscio e così è per il  segno del Cancro che è sempre in  contatto con il suo  mondo interiore che però  fa troppo spesso  la sua apparizione senza che vi sia una capacità di relazionarsi con esso per cui il nativo si trova ad essere in completa balia,  agito dalle sue emozioni  che sono   troppo permeabili   alle vibrazioni dirette ed indirette  che,  a volte vengono canalizzate  verso la fantasia, mentre,  a volte,   sembrano invece essere totalmente incoerenti poiché al di fuori della volontà dell’IO.

Proprio dal  rapporto con la più antica divinità del mondo  possono però nascere le grandi possibilità del  segno del Cancro che consistono nell’ avvicinarsi e nel  godere delle grandi ricchezze del  regno dell’inconscio  imparando però a riconoscere le sue energie, a discriminarle  e a chiedere alla Luna non di sovrapporsi alla luce del Sole ma  bensì,  di fare da filtro tra il  Sole (coscienza) e la personalità del nativo in modo che la coscienza  possa portare consapevolezza  senza abbagliare e senza  perdere di vista il lato empatico  e sensibile che la Luna mette in risalto, ma che non può essere bruciato dalla  troppa luce e neppure oscurarla.

Da questa relazione intensa con l’inconscio il segno del Cancro appare a volte come una creatura fragile, senza una precisa direzione, costantemente mossa dalle sua emozioni e dai suoi bisogni, in cerca di qualcuno che stabilizzi ciò che sente, mentre in realtà proprio in questa relazione sta  la sua forza che nasce dalla  capacità di essere in contatto sia con la luce che con l’ombra senza mai confonderle né sovrapporle.

E’ indubbio che se viene vissuto solamente il lato ombra questa finisca con  l‘inghiottire simbolismo positivo  facendo diventare questo segno una sorta di edera aggrappante che cerca di mantenere a qualsiasi costo il “contatto – dipendenza”  con ciò che  ritiene indispensabile per la sua vita; tuttavia, proprio attraverso un lavoro consapevole sulla fragilità legata all’infanzia e alla relazione con la madre, i nativi possono diventare capaci di “nutrire e di dar vita”, esattamente come  insegna la Luna proteggendo senza mai soffocare le sue creature. In questo modo il Cancro, dopo aver nutrito la vita fisica sarà anche in grado di nutrire quella emotiva e psicologica.

 

La donna  del segno del Cancro

Il segno del Cancro è femminile e pertanto intriso di  qualità  che, ovviamente,  possono incarnare con più naturalezza  le donne degli uomini.

La donna Cancro  è dotata di particolare sensibilità ed empatia, ha una potente capacità di nutrire,  proteggere  e salvaguardare  la vita in ogni sua forma.

Un tempo si diceva che il Cancro era  designato ad essere  la “culla della manifestazione” proprio perché veniva considerato il segno in cui aveva dimora la Madre Divina. In chiave simbolica la donna Cancro ha un particolare contatto con il grande mare dell’inconscio da cui “vengono  alla luce”  sia le creature, sia la coscienza individuale che trova in esso sostanza e saggezza psichica.

La donna Cancro ha  uno spiccato senso materno ed  è in particolare sintonia con l’infanzia e con i bambini, proprio perchè mantiene un rapporto privilegiato con la sua infanzia;  per la qualità dei suoi sentimenti e delle sue emozioni ha una psicologia che la rende  incline a portare le proiezioni maschili dell”anima” e, proprio per questo, certi suoi lati sono quelli fortemente  ritenuti dal mondo patriarcale il vero  “modello femminile”. Il problema è che proprio ciò  che viene considerato il meglio di questo segno, è quasi sempre il lato ombra, quello meno cosciente, quello che rappresenta la parte immatura e da sviluppare del segno.

Infatti, questa modalità informe e passiva  di essere appartiene ad uno stadio di sviluppo del femminile ancora particolarmente primitivo  in cui  la  sensibilità  viene usata per catturare i desideri degli altri e nel dagli forma  prima ancora che diventino manifesti. Questi tratti  rendono la donna meravigliosa e molto duttile, tuttavia anche molto  “ingannevole” a sé stessa  e agli altri perché,  anziché crescere e diventare indipendente,   finisce per “nutrirsi” dei bisogni degli altri per creare una rete in cui assicurarsi relazioni che considera vitali,  mostrando però un lato di sé che non è vero e che, soprattutto, non è indipendente.

Quando questo accade è identificata  con l’archetipo di “bambola adorabile”, che resta infantile da un punto di vista psicologico proprio perché non lavora sullo sviluppo della sua identità e individualità ma diventa l’immagine che riflette  ciò che l’uomo si aspetta da lei e, anche se inizialmente questo può farla sentire particolarmente vincente, in realtà si candida a grandi sofferenze perché sposta  il baricentro della sua identità sull’uomo e sugli altri, diventando  dipendente da lui e dalle relazioni che le sono  indispensabili per stabilire il  valore personale che lei non riesce a dare a sé stessa.

Quando entra in questo gioco la sua identità diventa fragile e non riesce più né a nutrire sé stessa né  a mantenere il contatto con il suo mondo interiore, l’unico che può darle indicazioni circa la sua integrità e autenticità.

La fama di fragilità che la donna del  Cancro mantiene tuttora  è purtroppo ancora legata a questo stereotipo di femminile che tanto ha fatto e fa comodo ad una certa parte di mondo maschile; in realtà la donna del Cancro ha una  grande forza che si manifesta proprio nella capacità di nutrire e di restare in contatto con il mondo delle emozioni e dei sentimenti, sicura quindi di saper valutare e di non contrabbandare sé stessa con sicurezze esterne, sempre precarie ed aleatorie.

In effetti questo segno è addetto alla protezione e quindi non può lavorare per cercare protezione all’esterno: essendo però il più “femminile”  è anche quello che ha subito i più potenti  retaggi del  patriarcato in cui la donna vincente sembrava essere quella “gracile e sensibile .. ma, ovviamente,  senza volontà ed identità” che evocava la protezione dell’uomo forte e guerriero che, in cambio  dei suoi servigi, le chiedeva il sacrificio dell’individualità.  

In realtà, la donna Cancro deve contattare la sua forza che è una forza interiore, tipica del mondo femminile, una forza che offre appoggio, sostegno, che può dare vita e occuparsi di essa, una forza che può esprimersi attraverso la morbidezza e la sensibilità ma che è anche indipendenza e capacità di lottare per rendere libera sé stessa e gli altri.

Se non vengono sviluppati questi tratti questa donna può diventare estremamente arrabbiata nel momento in cui si accorge che la sua vita non le appartiene e che sta vivendo come una foglia al vento che va  dove gli altri la portano.

Siccome per natura è particolarmente incline a raccogliere le proiezioni di passività e di dipendenza del mondo maschile, deve sapere che  in questo caso  si condanna  all’uso del potere sotterraneo che verrà agito per  ottenere ciò di cui ha bisogno senza mai chiederlo direttamente ma questo  la  alienerà completamente dal suo centro  perdendo dignità e valore fino al punto da ridursi ad accusare gli altri di ciò che lei fa a sé stessa.

La donna di questo segno deve dunque lavorare sulla sua identità, scoprire cosa ha dentro, quali sono i suoi sentimenti e quali i suoi bisogni ed imparare ad esprimerli direttamente e con pieno diritto: allora sarà per sé stessa una “nutrice” e potrà sviluppare quello “spirito femminile” che tanto si è perduto  ricercando  modelli maschili che non sono consoni  alle donne.

La donna Cancro, proprio per la sua complicità e vicinanza  con l’inconscio è anche la tenutaria del ricordo e del passato, bagaglio indispensabile per nutrire il futuro mantenendo  salde le radici dentro all’interiorità: è una donna che deve essere cosciente del valore del femminile e del potere che esso ha sulla capacità di generare e rigenerare. In caso contrario sarà candidata alla sofferenza, alla tristezza e alla malinconia dovute alla dipendenza che creerà e di cui sarà vittima cercando fuori di sé le briciole ma  ignorando l’enorme tesoro di cui la Natura, sua madre, l’ha dotata.

 

L’uomo del Cancro 

Indubbiamente l’uomo del Cancro ha bisogno di conoscere in profondità la psicologia del suo segno proprio per evitare di sentirsi a volte vittima di qualità che sembrano appartenere poco allo stereotipo maschile che, anche se in fase di ripiegamento, è ancora imperante nella nostra cultura.

Il segno dona ai suoi nativi una sensibilità che inizialmente può quasi sembrare esagerata e difficile da dirigere; è indubbio che l’uomo ha impressa nella sua psiche atavica  la ricerca della forza e della durezza: oggi magari non si tratta più di sola forza fisica, ma  nel mondo del lavoro, la giungla riappare e chi non sa lottare, generalmente soccombe e viene visto come “debole ed incapace”.

L’uomo un tempo sapeva con esattezza ciò che gli sarebbe stato  richiesto, sapeva quale era il suo ruolo: tutto era chiaro e se superava i rituali di iniziazione, era a posto: poteva sentirsi maschio a pieno titolo ed esercitare il suo potere; oggi tutto è confuso: i ruoli, la forza, i disegni e le potenzialità e l’uomo si trova in balia dei grandi cambiamenti che sono avvenuti nella società e nella donna che,  se da un lato  sembra sempre più apprezzare l’uomo tenero e dolce, dall’altro, seppellito da qualche   parte della  psiche di tanto in tanto schizza fuori  “l’uomo che non deve chiedere mai” che lo lascia completamente  spiazzato e confuso sul da farsi.

L’uomo Cancro  vive  dentro ad una “sostanza psichica  prettamente femminile” da cui  ha ereditato  la forza delle emozioni e del  “sentire” cosa accade attorno e dentro di  sé; è particolarmente incline a percepire i mutamenti interni ed esterni, ha una certa propensione per la casa, i sentimenti, la cucina, la famiglia,  i figli  e ciò che appartiene al regno  femminile: il gusto, il valore delle cose e  delle emozioni, però spesso non sa come esprimere pienamente  questa parte in una società che continua a dare messaggi ambivalenti in cui la sensibilità  spesso  ancora fa il paio con la  debolezza.

L’uomo cancro si trova però in un certo senso alleggerito dalla  crisi del maschio che deve ridefinire i suoi valori e  i suoi comportamenti, proprio perché i  cambiamenti richiesti  gli consentiranno di esprimere molto più palesemente una natura che prima sembrava molto diversa dai canoni comuni.

La crisi è epocale e l’uomo del segno  può integrare con maggior facilità la sua parte femminile senza rischiare di essere additato come “diverso o troppo morbido” e così,    unitamente al suo ruolo nella società, potrà  occuparsi anche di quella parte della sua natura che ha a che fare con il “prendersi cura”, con il “sentire” profondo che può ricongiungerlo alla   sua Anima.

Quasi come un paradosso, in questo periodo in cui l’uomo necessita di trasformare profondamente qualcosa di sé stesso, proprio i nativi del segno si possono trovare avvantaggiati perché hanno già nel loro DNA  gli ingredienti che servono a integrare in maniera armoniosa le qualità  della fantasia, dell’interiorità, della sensibilità e del prendersi cura sposandole con la forza, il coraggio e la volontà, considerate universalmente più maschili.

L’uomo Cancro può essere così un pioniere e presentarsi a pieno titolo  come portatore di valori  “post patriarcali”  trovando sempre più  dentro di sé quei tratti che prima proiettava sulle compagne e che oggi sa che appartengono a lui.

Si sta profilando per lui la possibilità di superare  quella rigida dicotomia che tanto ha creato fratture, incomprensioni e lotte  tra il maschile e il femminile .

L’uomo Cancro ha una grande vicinanza con il mondo dell’inconscio e può dunque riuscire a riappropriarsi del suo lato oscuro, anziché limitarsi a difendersi da esso come è avvenuto nel passato i cui era forte  l’interesse a creare una scissione tra la luce e l’ombra per rendere fattibile l’affermazione di superiorità dell’archetipo  maschile su quello femminile.

Certo, l’uomo del Cancro non si manifesterà mai come un emblema di “virilità, poiché è molto lontano dall’esasperazione di certi tratti considerati maschili, però, proprio per questo sarà in grado di  conservare l’eredità che gli arriva dai valori “marziali” abbandonando però le varie esagerazioni e sovrastrutture fino a creare una vera e propria possibilità di “comunione”.

Tra l’altro, il superamento di certi stereotipi di ruolo  concede comportamenti di  maggiore duttilità e permeabilità: oggi sono tanti i padri che si occupano in maniera tenera e morbida dei loro figli, che si interessano della famiglia non considerandola più solo in termini materiali,  ma qualcosa a cui si vuole partecipare andando al di là  della pura e semplice responsabilità e sono altrettanti i compagni che vogliono vivere  pienamente una  relazione intensa e gratificante con la propria donna.

L’uomo Cancro può oggi esprimere con disinvoltura anche il suo volto Eros che lo rende  più complesso ma anche più completo al punto da poter concepire per la prima volta nella storia una realtà unita e non più divisa in cui l’orgoglio non sia più basato su  difese fobiche nei confronti della donna,  bensì su un riconoscimento della diversità unita ad  una  ricerca di condivisione senza drammi e senza paure.

 

Bimbo Cancro

Il piccolo è veramente un tenerone, ha un grande bisogno di sentire che l’ambiente è tutto interessato a lui. Spesso, anche la sua nascita è tranquilla, ha bisogno di essere aiutato e spronato e, se può fa fare agli altri quello che non vuole fare lui.

E’ un bimbo sensibile, incredibilmente fantasioso, poco portato verso il mondo esterno: è introverso, timido e molto difeso. Il mondo e gli altri sono un pianeta sconosciuto che gli fa un po’ paura; la sua estrema porosità lo porta a cercare di difendersi per non essere ferito, soprattutto quando gli altri  premono  senza rendersi conto dei suoi punti fragili e della vulnerabilità del suo IO.

E’ un bambino che ha una particolare capacità di sentire tutto ciò che si muove attorno a lui, sia nell’atmosfera che nelle persone. Si sintonizza e, per evitare la sofferenza, cerca di adattarsi a ciò che gli altri desiderano, proprio per questo è importantissimo rispettare la sua sensibilità cercando  di comprendere la sua personalità e la difficoltà di affermazione.

Sarà difficile per lui parlare delle sue difficoltà, ricorrerà piuttosto a chiusure, a piccoli capricci e a scarsa volontà: per lui è veramente  difficile esprimere la rabbia e, quando si sente ferito, o quando ha paura, si  chiudersi e si  ritira in sé stesso, magari somatizzando.

 

Non è  un coraggioso, ha bisogno di essere spronato ad affrontare le difficoltà e a esprimere direttamente ciò che vuole e desidera: in genere tende a mostrarsi fragile in modo da essere costantemente aiutato e soccorso.

La sua fama di “eccesso di sensibilità” è costruita ad hoc; è il modo in cui si difende da tutto ciò che non gli va e che non vuole fare: si mostra debole, malato e fragile e in questo modo sa che non gli si chiede nulla.

 

E’ estremamente intelligente, acuto, afferra istintivamente le fragilità altrui e, se può le usa a suo vantaggio. E’  pigro e se può, fa leva sugli altri per ottenere le cose;  la sua sensibilità lo rende poco adatto agli impatti  forti;  si mostra sempre disponibile ed adattabile e poi,  al limite,  elude e dimentica gli  impegni presi.

 

Deve essere aiutato ad aprirsi, a comunicare il suo disagio e a prendere coraggio nell’affrontare il mondo e le difficoltà.  Le sue qualità: è fantasioso, poetico e  in grado di percepire anche le minime variazioni emotive, vivendole come se lo toccassero personalmente. Può essere molto abile nei “piccoli ricatti emotivi”.

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