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Caratteristiche Segno Ariete

“A te Ariete do per primo il mio seme, in modo che tu abbia l’onore di poterlo piantare. Per ogni seme che pianterai più di un milione ne spunteranno nelle tue mani. Non avrai il tempo di vedere crescere quel seme perché tutto ciò che pianterai creerà a sua volta altri semim, che necessariamente dovranno essere nuovamente piantati.

Sarai il primo a penetrare nei meandri della mente umana, portando la mia idea. Non è però tuo compito nutrire tale idea e metterla in qualche modo in dubbio.  La tua vita è azione e l’unica azione che ti chiedo è di fare in modo che l’uomo divenga consapevole della mia creazione.

Perché tu possa eseguire al meglio il tuo lavoro ti farà dono della fiducia in te stesso”.
 

Ariete

Dal 21 marzo al 19 aprile

È un segno cardinale – appartenente all’elemento fuoco con energia Yang

1° segno cardinale – rappresenta il primo step nell’identità.. L’ariete rappresenta l’esistere che deve trasformarsi in essere (Leone) che, a sua volta sarà un divenire (Sagittario).

Domicilio di Marte (energia pura indifferenziata – aggressività – reattività – sangue  – azione )

Esaltazione del Sole (vita – vitalità – luce – identità nascente – chiarezza – luminosità – direzione)

Secondo domicilio di Plutone (pulsione – creatività – seme – potenziale – motivazione – potere personale).

 

Glifo Ariete

Il glifo è di solito rappresentato dalle due corna di ariete. Simboleggia il desiderio di lotta, di scontro e l’aggressività che il segno possiede. Ovviamente simboleggia anche l’impulso e la testardaggine, due caratteristiche tipiche di questo animale che, tuttavia, è molto coraggioso e non si lascia soggiogare.

A volte però il segno viene rappresentato proprio con l’animale ariete e il significato non cambia.

E’ il primo segno dell’asse cardinale ed è anche il segno che da’ via ad ogni inizio. Simbolicamente è anche l’inizio dello zodiaco e rappresenta simbolicamente la nascita, ovvero il nostro personale inizio e il modo in cui ci presentiamo alla vita.

Ha dalla sua parte istinto, pulsioni forti, grande spirito di sopravvivenza che lo portano  a provare e riprovare senza mai disperare. Nell’ariete c’è qualcosa di imprescindibile che racchiude una energia potente che deve trovare direzione. L’ariete non ha ancora forma e quindi, dovrà mettere in movimento l’energia che poi troverà forma e sostanza nel segno successivo.  L’ariete è un turbine che dovrà trovare scopo e senso.

E’ un concentrato di grande energia che deve trovare canalizzazione, altrimenti risulta dispersiva e distruttiva.  L’aggressività e l’impulso in Ariete devono difendere e successivamente diventare forza e volontà che  disciplineranno e  daranno gli strumenti per agire e non solo reagire.

L’Ariete dà il via alla ruota zodiacale e proprio per questo dentro ad esso  sono racchiuse energie potenti, intense ma ancora  primitive e grezze.

Il suo glifo è formato dal simbolo di “due corna” di ariete  o, in alternativa, dalla testa dell’ariete stesso il che ci fa pensare a come combatte e come si difende: con la testa e con le corna; spesso nel linguaggio comune si usa il termine “si scorna”.  

In effetti i nativi tendono a scornarsi spesso e volentieri, almeno nella prima parte della vita fino a quando non cominciano a comprendere che non basta combattere, ma bisogna anche avere una strategia.

E’ un segno maschile, con una prepotente energia yang  ed è un segno appartenente all’elemento Fuoco e governato da Marte e Plutone; è pieno  di calore, di iniziativa, di ardore e di impulsività che viene spesso mostrata attraverso una grande aggressività.

Hanno in dotazione coraggio, incoscienza, capacità di ricominciare una, dieci, cento volte…, sono leali e diretti, ma incredibilmente incapaci di trattenere e di direzionare il loro pensiero (simboleggiato dalla testa).

L’Ariete simbolicamente rappresenta la “nascita” e ci ricorda con le sue modalità che noi entriamo nella vita di testa, esattamente come i nativi entrano nelle situazioni e nelle esperienze.

L’energia è  estremamente concentrata in questo segno al punto che sembra non poter essere trattenuta in nessuna situazione. Sembra una sorta di “big-bang” , la grande esplosione che ha dato il via all’universo e che ha permesso la vita. L’ariete è fortemente vitale e ci ricorda in ogni momento che la vita è una pulsione enorme che non può essere fermata e che spinge ad andare avanti, con ogni mezzo.

Il progetto di questi nativi ha a che fare con un grande bisogno di trasformare questo fuoco ardente e senza alcuna guida che può esplodere, distruggere e  bruciare tutto ciò che trova attorno, in un fuoco costruttivo, capace di rendere fertile ciò che tocca perché non brucia indiscriminatamente, ma anzi, dà vita e calore.

Nella prima parte della vita gli Arieti tendono a vivere intensamente, bruciando tutte le tappe ed entrando nelle situazioni di testa; tutto sembra una questione di vita o di morte e tutto sembra non poter attendere neppure un attimo: come se mancasse costantemente il tempo nella loro vita, ragion  per cui tutto deve essere consumato rapidamente senza pensare a quali sarebbero i tempi regolamentari per far maturare le cose.

E’ così che questi giovani eroi sembrano girare dentro ad un vortice da cui trovano molta difficoltà ad uscire e, finchè restano imprigionati in questo delirio energetico,non possono dominare le loro pulsioni  e, di conseguenza, non riescono ad agire  ma solamente a “reagire”, mossi da una serie di spinte interne estremamente indifferenziate, che però hanno il sopravvento sulla loro volontà: sembrano essere molto volitivi, ma in realtà, devono conquistare la  capacità di agire con volontà cosciente.

Essi non dirigono, sono diretti; non  provocano le situazioni, ne vengono provocati e, data la loro miccia cortissima, reagiscono senza mai usare  una strategia e senza soffermarsi sulle eventuali conseguenze dei loro comportamenti.

E’ come se dovessero aggredire la vita e il mondo: sembrano non avere  mai sufficiente spazio per la loro personalità e dovessero in qualche modo cercare di imporla.

Le prime grandi trasformazioni avvengono intorno ai 30 anni età in cui Saturno comincia a chiedere il conto di ciò che è stato fatto,  costringendo il nativo a mettersi a confronto con ciò che  avrebbe voluto realizzare.

L’Ariete ha dunque  bisogno di direzione e di guida: il suo problema è sempre legato all’incontro-scontro con l’autorità di cui ha terribilmente bisogno ma che non vuole riconoscere perché teme di doversi assoggettare.

Gli irrisolti sono quasi sempre legati alla figura paterna con la quale ha ingaggiato lotte e guerre. Finchè non comprende che l’autorità deve diventare interna non sarà mai  maturo e continuerà a combattere fuori quello che non sa gestire dentro.

Solo quando comincerà a perseguire una strada di autodisciplina comincerà a padroneggiare la sua energia e, a quel punto, avrà la possibilità di riuscire a dirigerla verso la direzione che avrà scelto per la sua vita.

L’ariete,  entra nel suo progetto quando sa   scegliere come usare, quando usare, e con che intensità usare l’energia. Nel momento in cui conosce la sua forza e sa quanta ne deve mettere nella situazione che ha di fronte, diventerà sicuro e potrà abbandonare la sospettosità e la diffidenza che tanto hanno contribuito a renderlo precario nella prima parte del suo viaggio.

L’Io in questo segno fa fatica ad affermarsi, prevalgono ancora le pulsioni che lo travolgono: solo quando l’Io comincerà ad esercitare la sua volontà cosciente, allora l’ariete diventerà quel CAPO che sa essere e che tanto sa ispirare gli altri. Nella vita di ogni ariete ci deve essere uno scopo, una causa, allora la sua testa si volgerà verso la realizzazione e non perderà più di vista la sua meta.

 

Mito dell’Ariete

L’Ariete simboleggia un viaggio in cui la  l’aggressività, l’audacia, l’impazienza, l’incoscienza e l’irrazionalità servono per liberare la principessa indifesa, pura ed ingenua (ovvero la parte femminile interna che è imprigionata in un crogiuolo di impulsi che le impediscono di sentire e di agire attraverso la funzione sentimento).

L’Ariete nella vita deve affrontare mille peripezie, perché tende a non far tesoro delle sue esperienze e a dover   ripetere tante volte gli stessi errori; il suo potente  impulso  è staccato sia dal mondo del pensiero che da quello del sentimento e, per realizzarsi,  deve imparare a riconoscerli  entrambi, altrimenti  brucia tutto ciò che tocca  in un attimo, restando con in mano solo  le ceneri.

Il suo viaggio consiste   nel mettere ordine nei suoi impulsi,  nel ritrovare la sua parte femminile e la sua anima che saranno le sole a dare  scopo e direzione alle sue azioni.

Durante il viaggio si scontra sempre con un potente, un tiranno, colui che detiene l’autorità.   L’Ariete si batte sempre con l’autorità esterna  perché il suo compito consiste nel  trovare disciplina interna (spesso il primo grosso scoglio è il padre che ovviamente, rappresenta l’autortà e la legge); fino a quel momento  proietta all’esterno   la sensazione del NEMICO che,  gli serve sia ad attivare la sua energia, sia a  stimolarlo  ad agire fino a quando non trova  dentro di sé un vero  SCOPO per cui lottare. L’ariete deve imparare a lottare per qualcosa e non contro qualcosa.

Ha bisogno di una conquista difficile che lo faccia sentire vivo, attivo e forte: in caso contrario si sente bloccato, imprigionato. La difficoltà lo stimola a trovare gradualmente una strategia e, in questo modo, imparerà ad usare in modo appropriato la sua aggressività.

L’Ariete troverà coraggio, lealtà, determinazione e forza solo in vista di un nemico da sconfiggere che è sempre  interno, anche se viene proiettato e quindi,  materializzato attraverso figure esterne.

 

Deve sviluppare un senso di FORZA, una capacità di dirigere la propria vita con autorevolezza e determinazione. E’ dotato di capacità di combattere e di incoscienza. E’ un ambizioso che vuole essere un capo, ma, per esserlo, deve:

  • trasformare l’ aggressività inutile in forza canalizzata; deve trovare COSTANZA, OBIETTIVI , SCOPI, e PAZIENZA, altrimenti tutto si ferma a mezze iniziative senza costrutto;

  • deve  integrare il suo femminile (presente nel forte istinto e nell’intuizione) che usa inconsciamente ma che poi non riconosce e non integra .

Deve trovare una stabilità al centro che gli consenta di impegnarsi in qualcosa in cui crede.

Deve trasformare l’insicurezza che lo rende sospettoso ed aggressivo in capacità di guadagnarsi un senso di autostima interno che gli derivi dalla capacità di portare a termine le cose che scaturiscono dalla propria volontà.

Deve trovare un forte senso di identità che sconfigga il bisogno di affermarsi sempre e comunque. L’azione deve essere direzionata. Deve trovare  UNA CAUSA, e questo lo porterà ad essere meno autocentrato, capace quindi di generosità vera rivolta anche agli altri. E’ un Campione, un capo  e pertanto, deve  essere lui a guidare e non essere sottomesso all’impulso e all’istinto. L’Ariete anatomicamente rappresenta la testa -  ovvio riferimento da un punto di vista psicologico – del fatto che è chiamato a  dirigere  l’intero corpo dando intento e direzione.

Il Mito dell’Ariete è quello di Ercole molto ben rappresentato nelle sue 12 fatiche (le stiamo trattando nella rubrica “mitologia” del nostro sito) in cui, il nostro eroe inizia con una totale imperizia, dotato solo di aggressività e di impulso ma,  lentamente e gradualmente va verso l’acquisizione di qualità come il coraggio, la strategia, la lotta per un’ideale che lo porta alla realizzazione totale della sua impresa.

 

La donna Ariete

La donna Ariete possiede  qualità che, a prima vista, sembrano cozzare contro i  valori femminili universalmente riconosciuti. In effetti, le native di questo segno hanno in dotazione  potenziali come l’aggressività, l’impulsività, il bisogno di azione e di lotta che devono essere presi  in considerazione nel cammino verso la realizzazione di sé che deve avvenire integrando questa forte pulsionalità con  energie femminili che non possono essere sabotate.

E’ una donna che,  se non comprende bene le energie in gioco, può facilmente imprigionarsi    in una dinamica molto lacerante che ricorda l’antica lotta tra i valori marziani maschili e la passività femminile che, in questo caso,  si trovano però attivati l’uno contro l’altra  all’interno della psiche della nostra eroina.

In effetti, questa donna solitamente è molto inflazionata dall’energia maschile e, nel suo progetto, dovrà risolvere questa tematica integrando queste due parti senza sacrificarne una.  E’  quasi sempre figlia di una famiglia in cui erano svalutati i valori femminili per cui, per la ragazza era sicuramente più interessante il ruolo maschile e, proprio per questa ragione, la parte femminile è sempre un po’ rinnegata, almeno nella prima parte della vita.   

Qui nascono le contraddizioni tra il bisogno di esprimere le qualità di azione, direzione e soprattutto la forte volitività che dovranno però  lasciare esprimere anche quelle femminili che sono accoglimento e accadimento, senso di continuità e di radicamento che possano consentire  il rinnovarsi della vita.

Proprio per questo è importante che la  donna Ariete  riesca a comprendere che dentro di sé qualità come la forza e il coraggio possono esprimersi anche se non prettamente nella forma maschile; possono  attivarsi  nel trovare una causa giusta per cui lottare, facendosi promotrice di situazioni sociali in cui loro possano lottare anche per altre persone, dando voce a chi non ce l’ha, oppure aiutando le donne a trovare la loro forza.

Ci sono donne con il Sole in Ariete che tengono corsi di “autodifesa” per quelle che invece devono imparare a difendersi e ad usare la loro forza;  altre donne si fanno ambasciatrici di lotte per la liberazione e per il rispetto dei diritti dei bambini, degli anziani o di altri gruppi di persone.

In questo modo, i valori forti che questa donna possiede possono tradursi in una forma molto più consona al femminile esprimendo valori quali accoglienza ed  empatia che le appartengono e che ogni  donna deve sviluppare dentro di se, pur utilizzando anche una prepotente energia maschile che, se  non venisse canalizzata , finirebbe per diventare negativa per la donna stessa.

L’importante per questo tipo di donna è liberarsi dall’ identificazione inconscia che ha  con il mondo maschile e  con la forza e il potere, perché altrimenti si trova a rinunciare alle capacità di mettersi in relazione con sé stessa e con il mondo, finendo per diventare vittima di ciò che ha disperatamente tentato di sopprimere.

La donna che non vive la sua natura “eros – sentimento” finisce per imprigionarsi dentro alla rabbia e alla distruttività che, via via, la fanno diventare sempre  più corazzata e rigida come le

Amazzoni, creature mitiche che, simbolicamente si amputavano un seno  per poter tirare le frecce come gli uomini, ovvio riferimento alla rimozione della capacità di nutrire e di far crescere, che rendono nobile e insostituibile l’energia femminile.

La donna Ariete deve prendersi cura della sua parte “vulnerabile” che è quella emotiva, rimasta infantile e fragile: solo allora avverrà la trasformazione e le energie femminile riprenderanno a scorrere fornendo alla nostra eroina creatività, passionalità e ricettività che si andranno ad unire con la forza e il coraggio.
 

L’uomo Ariete

I nativi di questo segno hanno le potenzialità che, nella nostra cultura, vengono definite “maschili”. La loro è infatti un’energia forte, rapida ad accendersi e, dentro ad ogni uomo ariete è racchiuso l’animo di un guerriero, capace di difendere e di aggredire, facile all’impulso positivo e negativo, in grado di reagire istintivamente a qualsiasi sollecitazione.

La conquista è dunque parte integrante di qualsiasi uomo che ha questi valori; tuttavia, la conquista non può bastare perché ogni persona ha bisogno di poter godere di essa  e, per questo, c’è bisogno di stabilizzazione, di portare qualcosa di fortemente combusto ad uno stadio che possa essere utilizzabile; che si tratti di conquista territoriale, professionale o amorosa, è sempre importante poter vedere poi i frutti della stessa. Qui cominciano i problemi perché questo tipo di energia fatica moltissimo a mantenersi stabile: la sua grandissima spinta sta nell’inizio, nel dar via e vita alle cose… dopodiché l’Ariete sembra totalmente disinteressarsi di quello che accade, proprio perché l’energia si spegne e non si riaccenderà fino a quando non sarà in vista una nuova possibilità di conquista.

Spesso le cose cominciano a trasformarsi quando si comincia a vedere il limite di questo comportamento e, proprio allora, si avranno   grandi possibilità di poter trasformare questo immenso potenziale in una grande opera creativa: sé stesso.

L’uomo ariete è, soprattutto da giovane, facile preda della sua ira: ha veramente una miccia cortissima e spesso e volentieri non riesce a padroneggiare le situazioni che ha di fronte e finisce per avere  scoppi di ira che sono  modi immaturi e parziali  di risoluzione del problema. Dietro a questa ira così potente c’è sempre un forte bisogno di essere accettato e di farsi valere;  qui sta il suo dramma più forte:  ha paura di essere messo in scacco, soprattutto a livello di pensiero e dialettico e, non sapendo trattenere le sue difficoltà, reagisce aggredendo pensando in questo modo di chiudere la partita.

L’ira infatti, rappresenta il primo stadio di crescita, ma se non subisce poi una evoluzione, finisce per distruggere tutto quello che viene toccato ed anche ciò che la persona è; inoltre, nel tempo impedisce di arrivare alla comunicazione e all’interazione con gli altri. L’ira serve a creare differenziazione e distanza ed è per questo che spesso, i nativi ariete temono così fortemente di essere risucchiati allo stato indifferenziato che mettono immediatamente distanza attraverso la rabbia.

L’ariete, essendo il primo segno dello Zodiaco è anche il più vicino alla sfera delle pulsioni istintive : la rabbia è  l’ emozione più intensa e più forte, anche perché ha lo scopo di difenderci da qualcosa, di salvaguardare lo spazio vitale e l’identità: la rabbia tuttavia, se non viene elaborata funziona in “escalation” al culmine del quale c’è  un comportamento autodistruttivo o aggressivo. Si dice spesso che la rabbia “acceca” e, l’uomo dell’ariete,  molte volte ha fatto i conti con il senso di accecamento procurato dalla sua rabbia. La rabbia inoltre va ad interrompere i circuiti del pensiero razionale e proprio per questo finisce per intrappolare all’interno di essa non dando modo di valutare l’esatta situazione che si sta presentando.

L’uomo ariete ha dunque un grande bisogno di entrare il relazione con il segno opposto attraverso cui può imparare a mediare e a prendersi dei time out: veri e propri break che possano farlo ritornare in contatto con il suo pensiero razionale, unico a funzionare da “raffreddante”.

La rabbia può aiutare a cambiare la realtà, ha a che fare con il bisogno di “provocare” qualcosa nel mondo…. (se non riuscissimo a provocare nulla ci sentiremmo impotenti), ma non può e non deve essere lasciata a briglia sciolta perché altrimenti finisce per devastare il mondo in cui si vive. Quando il nativo ariete ha imparato a contattare questo tipo di energia e a sottometterla al controllo dell’Io, allora la sua conquista diventerà un bene prezioso che potrà dargli senso e scopo e di cui potrà finalmente godere.  

 

Bimbo Ariete: Un piccolo capitano coraggioso

Il bambino Ariete spesso si mostra già frettoloso alla nascita; ha  una gran voglia di bruciare le tappe e di arrivare nel mondo   al punto da anticipare sempre un po’ rispetto ai tempi canonici. Il nostro eroe avrà  un impatto con il mondo forte, quasi un impeto, a dimostrazione della sua grande vitalità e forza  che lo spingono ad entrare  entrare in maniera irruente nella vita, conquistandola e quasi.. sottomettendola alla sua volontà. La sua è realmente un’entrata di “testa nella vita” e in tutte le cose.

Tenderà dunque a voler fare sempre le cose impulsivamente, senza riflettere e senza attendere: questo lo porterà a scontrarsi spesso con la realtà che porrà i suoi limiti. E’ testardo ed aggressivo, ma anche buono e generoso.. chiaro e diretto; è spesso sulla difensiva ma questo nasce dall’insicurezza sulle strade da percorrere.

E’ un bimbo molto vivace che sembra ansioso nei confronti dello scorrere del tempo e, proprio per questo, vuole bruciare tutte le tappe; per lui le cose devono essere fatte “ieri”; non vuole aspettare, è impulsivo e frettoloso, fatica a fermarsi però odia le sconfitte e teme moltissimo le umiliazioni; è un turbine, sempre reattivo con una visione combattiva della vita; in lui c’è insicurezza ed un po’ di diffidenza e per questo mostra un eccesso di difesa.

Ha bisogno di avere attorno persone tranquille e amorevoli che gli insegnino a pazientare, a riflettere e a non buttarsi incoscientemente in ogni situazione e che lo aiutino a superare le frustrazioni che per lui sono “cocenti”. Nel tempo   imparerà  a contenere le sue rabbie proverbiali che gli servono a smaltire la grande energia che ha dentro. E’ importante per lui l’attività fisica che può mettere nello sport in modo da permettergli di scaricare la tensione facendo anche qualcosa di competitivo. Il rapporto con gli altri sarà importantissimo per lui anche se, nella prima parte della vita, tenderà a vederli come nemici che lo  limitano e che non fanno altro che dettargli quelle  regole che lui tanto odia.

E’ irruento e spesso anche un po’ maldestro: però è coraggioso e leale; il suo problema sta nella  difficoltà di incanalare una quantità esuberante di energia fisica e vitale. E’ importante non entrare in dinamiche competitive e in rapporti di forza con lui , allora sarà amabile, generoso e fortemente chiaro e diretto.

Il suo fisico è forte ed ha una  muscolatura  potente e robusta; il suo  sguardo è  fiero e volitivo. Il suo motto : “voglio essere il primo”.

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