PERCORSI NELL'ALBERO DELLA VITA: CORSO DI CABALA E TAROCCHI

Corso di Cabala e Tarocchi con Antonino ed Emanuele

III Incontro

Esiste una tradizione antichissima che interpreta il mondo e la vita in tutti i loro aspetti come una benedizione, un dono, un’Opera alla quale ciascuno di noi è chiamato a contribuire mediante il “fare Anima”, cioè la consapevole attivazione del proprio ruolo di mediatore creativo tra il piano della coscienza biologica e il Sè.
Questa tradizione mette al centro l’esperienza dell’estasi, del gioco, della bellezza, e si occupa dei modi per giungere a riscattare, godere e condividere le Luci del piano spirituale. E’ un approccio alla vita ecologico, non gerarchico, che privilegia l’analogia e la sincronicità, valorizza il piacere e il potere dei sensi, diffida del pensiero lineare, dell’ascetismo e dell’eccessiva razionalizzazione. Questa filosofia iniziatica è stata chiamata in molti modi, tra cui Cabala. Spesso perseguitata, si è consegnata al flusso della storia in sordina, attraverso usi accorti e idiomatici delle immagini, dei giochi, delle fiabe e di altri linguaggi apparentemente accessibili a tutti, tramandandoci una serie ricchissima di strumenti evolutivi.
L’obiettivo pratico che ci proponiamo di ottenere mediante questi incontri è quello di una “iniziazione al pensiero analogico”, cioè alla comprensione del linguaggio semplice ma non ovvio e spesso dimenticato dei simboli, caratterizzato dalla causalità complessa e dalle leggi paradossali del piano sincronico. Sono queste infatti le modalità, tanto simili a quelle del “pensiero infantile”, attraverso le quali si esprime, mediante intuizioni, sogni ed eventi, la nostra stessa Anima: ma noi troppo spesso restiamo sordi ai suoi messaggi.
Un effetto collaterale importante di questo lavoro sarà quindi un deciso sviluppo della creatività e l’accesso alla possibilità di formulare prospettive valorizzanti e nuove del vissuto quotidiano.
Il metodo che seguiremo si sviluppa su due piani: da un lato, analisi e confronto dei materiali antichi - soprattutto immagini di opere d’arte - adatti a ricostruire con la maggior precisione possibile il significato storicamente determinato degli archetipi alla base della tradizione iniziatica occidentale.
Studieremo in particolare le strutture e i miti collegati all’albero delle Sephirot, e i ventidue caratteri/arcani dell’alef-beit, con le corrispondenti lame del tarocco cosiddetto “di Marsiglia”, cercando di lavorare in un’ottica laica e obiettiva, per liberare questi importanti strumenti dai tanti travisamenti di natura occultistica, e per rieducarci alla contemplazione spirituale e operativa dell’Arte, chiave privilegiata di accesso all’Anima.
In parallelo con questo processo, attiveremo anche un uso accorto e intensivo delle carte come “attrezzi” per catalizzare dinamiche psichiche inclusive – mediante esercizi e giochi costantemente aggiornati.
Esiste infatti a livello internazionale un ampio gruppo di studiosi e ricercatori, vicini alla psicologia analitica fondata da C.G.Jung, che valorizza l’uso delle carte come strumenti per integrare gli aspetti dolorosi dell’ombra negativa, e soprattutto per scoprire e attivare i propri talenti. Questo orientamento rifiuta ogni uso superstizioso delle carte e presuppone le teorie e le pratiche sistemiche sulla sincronicità e sul campo morfogenetico, adottando un serio approccio psicodinamico.
Gli incontri prevedono videoproiezione e commento di immagini, momenti di lettura simbolica e creativa dei tarocchi, molta partecipazione attiva.

Date:

2018: 28 gennaio, 11 marzo, 22 aprile, 3 giugno, 8 luglio.

Le date successive verranno indicate in seguito.

Le iscrizioni sono nominative, obbligatorie e debbono essere fatte per ogni incontro.

Quota di partecipazione:

Per ogni incontro occorre lasciare 10 euro al centro e un'offerta ai relatori.
Ci auguriamo che l'offerta non sia inferiore a quella del centro.
La quota di partecipazione e l'offerta ai relatori va data anche quando si vuole ripetere una lezione.

Antonino e Emanuele da oltre dodici anni vengono invitati a condurre seminari di auto aiuto e cabala in tutta Italia, e accolgono con gioia la possibilità di confrontarsi con moltissime persone; credono fermamente nell’importanza della condivisione delle risorse evolutive, e si considerano semplici cercatori. A partire dal 2009 hanno affinato le loro capacità mediante lunghi soggiorni di studio e lavoro presso gli sciamani di etnia Shipibo nell’Amazzonia peruviana. Antonino ha spiccate doti sciamaniche native, derivanti dalla sua famiglia, e fin da bambino è stato istruito a percepire e integrare i campi energetici; ha perfezionato questi doni mediante numerosi contatti con altri sciamani, recandosi in America Latina sin a partire dagli anni Ottanta. Emanuele ha una formazione filosofica e artistica, e ha insegnato per oltre dieci anni Teoria della percezione e Storia dell’Arte presso il dipartimento di arti visive di una nota università milanese.
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